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La partita del ballottaggio tra stoccate e stilettate al veleno - Perifano: "Ce la giochiamo". Mastella: "Io sono un leader"
 

ven 15-10-2021 23:52 n.100, a.e.

La partita del ballottaggio tra stoccate e stilettate al veleno

Perifano: "Ce la giochiamo". Mastella: "Io sono un leader"


Emozione ed orgoglio per il cammino fatto fin qui. Luigi Diego Perifano ha manifestato subito questi due sentimenti in Piazza San Modesto, chiudendo la campagna elettorale al Rione Libertà, il quartiere più popoloso della città. II sindaco Mastella ha preferito il più confortevole Cinema Teatro Massimo. La finale delle elezioni comunali è stata contrassegnata da aspre stoccate. “Quando ho incontrato il mio competitor -ha ricordato Perifano- negli studi Rai, mi sono trovato davanti un misto di arroganza e inconcludenza. Ha ancora una volta dimostrato di non avere idee, ma sa criticare solo quelli del passato”.

Dal palco del Massimo le risposte non si sono fatte attendere. “Io sono nella storia d’Italia -ha affermato Mastella- questo avvocato di provincia, che voleva fare il professorino con me, da lunedì prossimo non sarà neanche nelle cronache del Sannio”. Poi sono partite anche stilettate contro Enrico Letta, colpevole di essere venuto a Benevento a fare campagna elettorale per il Pd e Perifano. “Ha fatto una cosa inelegante -ha detto- questo non si fa. Gli altri hanno bisogno di chiamare i leader, ma io sono un leader”.

Il candidato di Alternativa e di Arco ha espresso la soddisfazione per il traguardo raggiunto, grazie a quel sassolino infilato nell’ingranaggio della meravigliosa macchina da guerra mastelliana. “Già era pronta la sfilata trionfale -ha affermato Perifano- tutto sembrava scritto e deciso. Ma, come nel ciclismo, quell’uomo in fuga l’abbiamo riacciuffato ed ora la partita ce la giochiamo faccia a faccia, petto a petto, uno contro uno. L’abbiamo riacciuffato io e Angelo Moretti, facendo squadra, lavorando fianco a fianco, unendo forze e sentimenti”.

Il sindaco uscente ha di nuovo attaccato Moretti per la sua attività cooperativistica e per il suo impegno nel sociale. “Quale carità -ha incalzato Mastella- pensa solo a fare affari. Io distribuivo mascherine, mentre lui le confezionava e le vendeva. Quando c’era il Covid io c’ero, Letta, Perifano e Moretti no. Io sono uno di voi. Benevento avrà il depuratore. Siamo come un aereo che sta partendo, dobbiamo risalire. Ricordatevi che ho illuminato la città e ho dato a tutti il mio numero di telefono. Ho fatto togliere le campane per il vetro”.

Da Piazza San Modesto, Moretti ha ricordato i problemi irrisolti del quartiere, la Spina Verde abbandonata, le scuole “Silvio Pellico” e “Bosco Lucarelli” chiuse. “Nel campetto di basket -ha aggiunto- mancano anche i canestri. Questo Rione ha diritto ad avere una migliore qualità della  vita, con una politica ambientale di valorizzazione del verde, con piste ciclopedonali, con nuovi spazi per i bambini, con le energie alternative”.

L'attacco di Perifano ha preso di mira tutte le promesse del sindaco uscente, che cinque anni fa annunciò l’arrivo della luce, dell’acqua e del gas in tutte le contrade. “Questa volta ha ripetuto lo stesso proclama -ha osservato il candidato del centrosinistra- ma siamo nel 2021 e cinque anni sono passati invano. Solo nell’ultimo mese abbiamo visto piccoli e grandi cantieri. Per questo quartiere abbiamo proposto una “Casa di Comunità”, che è una struttura sanitaria con un equipe medica al completo. Qui come alla Ferrovia e nel Centro Storico si continua a bere acqua dei Pozzi di Pezzapiana, mentre nella zona alta hanno acqua di sorgente. E’ una discriminazione intollerabile che deve finire”.

Dal candidato di Alternativa e di Arco sono arrivate risposte anche sulle accuse mastelliane relative alla sua poca libertà di manovra. “Non sono stato al guinzaglio da giovane -ha concluso Perifano- figuriamoci oggi che ho 62 anni. Ho dimostrato sempre la mia indipendenza di azione e pensiero. Se toccherà a noi apriremo le porte ad una nuova classe dirigente, al protagonismo di  idee e volti nuovi. La città deve riprendere  entusiasmo ed ottimismo e ritrovare l’orgoglio di una comunità che vuole costruire il proprio futuro con coraggio e dignità. Facciamo l’ultimo sforzo. Siamo vicini alla meta. Ce la possiamo fare e ce la faremo”.



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