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L'esultanza di Mastella: "Ho fatto come gli Orazi coi Curiazi" - Il sindaco uscente vince grazie ai deluchiani e rilancia il centro
 

lun 18-10-2021 23:46 n.101, a.e.

L'esultanza di Mastella: "Ho fatto come gli Orazi coi Curiazi"

Il sindaco uscente vince grazie ai deluchiani e rilancia il centro


Benevento si conferma Mastellandia. Il ballottaggio premia il sindaco uscente, portato alla vittoria da un esercito di candidati e da tutti i poteri più importanti del territorio, dalla provincia alla regione, dall’Asi all’Asl, da un’agguerrita squadra di assessori. Così l’ex ministro della giustizia, che promise di fare il sindaco solo per cinque anni, quando si candidò nel 2016, continuerà ad amministrare la città col secondo mandato. Ha vinto con poco più del 52 per cento, contro quasi il 48 del suo avversario Luigi Diego Perifano. Per 1575 voti. Forte di una coalizione che andava da Noi Campani a Forza Italia, dai dissidenti Dem a Italia Viva.

Per raccontare il suo successo si tuffa nell’antico mondo romano. “Ho fatto come gli Orazi con i Curiazi –scherza Mastella- prima ho fottuto i primi due concorrenti e poi ho fottuto il terzo. Avevano allestito contro di me un’Arca di Noè, con tutti dentro, da destra a sinistra, ex sindaci, i 4 parlamentari grillini . Ma la gente ha scoperto il bluff. Io sono come Mario, che difendeva i poveri, contro Silla. che rappresentava i ricchi. Devo ringraziare i ragazzini, che mi fermano per strada chiamandomi per nome, e gli anziani. Senza di loro sarei stato fregato, contro lo squadrone avversario e il loro pacchetto di missili”.

Gli strali contro i suoi competitor non si fermano, anche dopo la riconferma. Continua ad attaccare Perifano per gli incarichi professionali e per l’adesione ad una loggia massonica, se la prende con Angelo Moretti definito “mercatista di finta carità”, pizzica l’ex sottosegretario Umberto Del Basso De Caro “silente e carsico”, sfotte tutti gli ex amministratori, chiamandoli “feudatari della città che facevano e disfacevano il Puc”, ma prende di mira soprattutto il Partito Democratico di Benevento, reo di non averlo appoggiato, mentre lui ha votato i candidati democratici in altre città della Campania.

La strategia di Mastella ha ripreso vigore con la sua partecipazione all’alleanza vincente costruita da Vincenzo De Luca per le ultime regionali. Con questa mossa è riuscito ad imbarcarsi nel centrosinistra e a ritornare nell’agone politico. Ma le coalizioni non si fanno a tavolino. Il Pd di Benevento era stato per cinque anni all’opposizione dell’amministrazione da lui guidata. Una contrapposizione che non si poteva trasformare per incanto in collaborazione. Ma un gruppo di democratici, per continuare la guerra interna, ha colto la palla al balzo, scendendo in campo in soccorso di Mastella, in nome di una presunta linea deluchiana.

Per questo, per la sua vittoria, il sindaco di Benevento deve ringraziare soprattutto i transfughi Dem, che hanno portato in dote oltre 1800 voti alla sua vasta e colorita coalizione, che ha inglobato tra l’altro, anche ex leghisti e diversi esponenti della destra tradizionale, da An a Fratelli d’Italia. “Oggi sono l’unico sindaco di centro a vincere in Italia -esulta l’ex leader dell’Udeur- da qui metteremo le ali per questa area centrale. Lavorerò perché in Italia ci sia un centro che non sia scelto, ma che sia in grado di scegliere. Ci vedremo alle prossime elezioni politiche anche con  Enrico Letta, che è venuto a Benevento a fare l’allenatore di una squadra perdente”.

Le ambizioni del big ceppalonese, quindi, non si fermano qui. Farà ovviamente il sindaco, ma sempre con un occhio allo scenario politico nazionale. “Nella mia vita ho fatto già tutto –sottolinea con orgoglio- sono stato per 10 anni sindaco di Ceppaloni, adesso ne completerò dieci a Benevento. Mi voglio un po’ divertire, come ha fatto Letta, che è stato eletto a Siena. Mi presenterò da qualche parte. Tanto non ho nulla da perdere”. La poltrona di sindaco ridiventa nuovamente il trampolino di lancio per altre scalate.

Nel campo del centrosinistra avevano creduto alla rimonta. Ma presto l'ottimismo ha lasciato il posto alla sconforto.”Il risultato ottenuto -afferma emozionato Perifano- conferma la forza e la spinta di una parte della città che voleva cambiare.Continueremo a portare avanti con onore il progetto per l'alternativa tra i banchi dell’opposizione, senza fare sconti alla nuova amministrazione”. Le truppe mastellate continueranno ad imperversare per altri cinque anni.Si spera solo che non continui l’andazzo dei numerosi cambi di assessori, dei progetti lasciati in sospeso, delle tante promesse cadute nel vuoto.

Il risultato di Benevento è in controtendenza rispetto a quello delle grandi città, quasi come se qui esistesse una sorta di repubblica autonoma o di enclave."Mentre l'Italia –commenta Simone Pratticò- sceglie il centrosinistra.Qui rimaniamo impantanati nell’immobilismo e nel clientelisimo, che abbiamo conosciuto negli ultimi cinque anni”.

”Mastella vince con una percentuale risicata -rileva la senatrice pentastellata Danila De Lucia- la città è divisa nettamente tra mastelliani e antimastelliani. Perifano ha raggiunto un risultato importante in pochi mesi, guadagnando circa 2300 voti rispetto al primo turno, mentre il sindaco ne ha persi più di duemila”. Risultato finale:15.474 voti contro 13.899.

La paura di trovarsi nella caotica situazione della precedente amministrazione ha spinto il sindaco ad annunciare che “chiederà un patto di fedeltà a tutti i consiglieri di maggioranza”. Per tamponare i cambiacasacca. Ci riuscirà? La sua lunga esperienza politica ha affinato comunque le sue doti ammaliatrici. ”Mastella -conclude Massimiliano Bencardino- col suo fare guascone, propone una nuova forma di populismo in salsa centrista, presentandosi come il sindaco della gente contro le lobby".



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