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“Faremo un’opposizione senza aggettivi, un‘opposizione di controllo e proposta, che richiede rispetto per il proprio ruolo. Contrasteremo gli atteggiamenti muscolari della maggioranza. La dialettica politica non dipende dai numeri, ma è il sale del confronto democratico. Le nostre prime iniziative riguarderanno la gestione del dissesto ed i progetti da approntare per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Chiediamo chiarezza sui debiti e sulle entrate e sui programmi del sindaco per intercettare i fondi europei”.
Il portavoce di “Alternativa per Benevento”, Luigi Diego Perifano, ha disegnato il cammino dei gruppi consiliari che l’hanno accompagnato nella corsa a sindaco. Con lui ci sono i consiglieri comunali del Pd, Floriana Fioretti, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo e Marialetizia Varricchio, quelli di “Città Aperta”, Angelo Miceli e Antonio Picariello; Luigia Piccaluga Principe per il “Centro Democratico” e Vincenzo Sguera per “Civici e Riformisti”. L’opposizione di centrosinistra si organizza, cercando di agire in sintonia con Arco di Angelo Moretti e Giovanna Megna e l’ala destra di Rosetta De Stasio, muovendosi, secondo l'auspicio di Perifano, come "un tridente, un attacco a tre punte".
La sfida alla nuova amministrazione comunale comincia da due tematiche importanti per il futuro della città. “Non vediamo ancora una via d’uscita -ha incalzato Perifano- da questo dissesto infinito, dichiarato 4 anni fa. Le sue gravi conseguenze colpiscono tanti creditori. Si tratta di fornitori di servizi, piccole imprese, giovani professionisti, artigiani, che attendono di essere pagati. Ma i suoi effetti dannosi si ripercuotono sull’aumento delle tasse per tutti i cittadini”.
Un nodo da sciogliere, denunciato con grande clamore il 15 settembre scorso dall'Organismo Straordinario di Liquidazione con una dettagliata relazione. Il dossier, inviato alle autorità competenti, metteva in risalto le difficoltà incontrate nel lavoro di accertamento, sia per la logistica che per la carenza di personale. ”AI tecnici liquidatori, mandati dal Ministero dell’Interno -ha ricordato Perifano- era stato assegnato come sede un deposito per le biciclette ed ora si arrangiano in una stanzetta, avendo a disposizione una sola unità operativa. Bisogna velocizzare le procedure e cambiare passo. Vogliamo conoscere il vero ammontare del dissesto. Che fine hanno fatto i soldi delle tasse? Interverremo presso il ministero e la Corte dei Conti”.
Per i consiglieri di “Alternativa per Benevento” assume una rilevanza fondamentale la progettazione per usufruire dei fondi del PNRR, da spendere entro il 2026. Il sindaco ha tenuto per sé la delega per questa tematica. “Ci auguriamo -ha sottolineato Perifano- che questo significhi che l’amministrazione dedicherà una particolare attenzione all’argomento.Nel Piano ci sono 54 miliardi di euro per la digitalizzazione, la rigenerazione urbana, la cultura, il turismo, il dissesto idrogeologico, il lavoro e la salute. Chiediamo, in modo pressante, che il comune appronti un Masterplan, per definire i progetti, stabilire le priorità, potenziare la macchina amministrativa. Abbiamo un’occasione irripetibile, una sorta di Piano Marshall”.
Per il portavoce di "Alternativa" i primi segnali non sono stati positivi. “Si è già fatto un buco nell’acqua -ha concluso- i progetti relativi alle scuole per l’infanzia di Via Torino e Via Zazo, pur dichiarati ammissibili, non sono stati finanziati per il basso punteggio. Una vicenda analoga si è verificata per le risorse per il turismo e le piste ciclabili. Si è accesa una luce rossa. Non possiamo permetterci di perdere altri treni. Il problema non va scaricato sui tecnici. Occorre programmare in tempo. Convochiamo un consiglio comunale su tutta la strategia da mettere in campo e sugli obiettivi che vogliamo raggiungere”.
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