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Perifano: "Convochiamo l'Acer per gli alloggi di Contrada Fontanelle" - I revisori bocciano la transazione e l'opposizione denuncia il pasticcio
 

mer 01-12-2021 19:18 n.117, a.e.

Perifano: "Convochiamo l'Acer per gli alloggi di Contrada Fontanelle"

I revisori bocciano la transazione e l'opposizione denuncia il pasticcio


“Gli assegnatari degli alloggi di Contrada Fontanelle, dopo le promesse della campagna elettorale, hanno diritto a risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale. Tutto quello che è scritto nella transazione, firmata il 28 settembre scorso, deve essere attuato. Non è più tempo di chiacchiere. Il presidente dell’Acer venga in consiglio comunale a riferire sugli impegni assunti, sui ritardi e su quello che vuole fare per rimediare. Il sindaco e l’assessore al ramo risolvano questo grosso e annoso pasticcio”.Con queste parole, Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa di Benevento, riaccende i riflettori su una importante questione abitativa della città. Con lui tutta l'opposizione.

La vicenda degli alloggi popolari di Via Saragat comincia nei primi anni novanta. L’assegnazione definitiva poteva avvenire dopo il collaudo tecnico-amministrativo, che non è mai avvenuto. Il contenzioso per ottenere la proprietà si è trascinato per oltre vent’anni. Nel 2018 arriva la sentenza della Corte d’Appello che condanna l’Iacp, proprietario dei palazzi, al risarcimento dei danni e agli adempimenti per la compravendita. Poi subentra l’Acer (Agenzia Campania Edilizia Residenziale) che stipula una transazione con alcuni assegnatari, rappresentati da Tiziana Genito, con la benedizione dell’amministrazione comunale.

“La procedura è apparsa subito raffazzonata -sottolinea Perifano- perché quell’atto non è passato al vaglio del Consiglio d’Amministrazione dell’Acer, né del Collegio dei Revisori dei Conti, che prima chiede di sospendere tutto e poi il 26 novembre scorso demolisce la transazione, dando un “parere non favorevole”, con una serie di prescrizioni. Per i revisori, in sostanza, il presidente dell’Acer, David Lebro, non era legittimato a firmare, perché compete al commissario liquidatore dell’Iacp. Si tratta di un primo siluro che mette in discussione tutta l’architettura dell’accordo, che penalizza soprattutto gli assegnatari”.

Il patto doveva andare in vigore entro il 30 ottobre, ma questa scadenza non è stata rispettata. Così sulla vicenda cade un silenzio assordante. Durante la recente campagna elettorale a Via Saragat c’è stato un via vai di candidati, con in testa il sindaco Clemente Mastella e la neo assessora all’urbanistica, Molly Chiusolo, che oggi ammette di essere ancora in attesa degli sviluppi.

“Speriamo -scrive in una nota stampa- di conoscere presto il risultato delle azioni messe in campo per far fronte alle prescrizioni necessarie ad eseguire la transazione. Per l’Acer di Benevento il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha riservato oltre 6 milioni di euro. Monitoreremo gli interventi. Per la qualità della vita dei cittadini -riconosce Chiusolo- ed in particolare degli assegnatari degli alloggi popolari, ci vuole un’attenta programmazione”.

La pattuglia dell’opposizione denuncia la superficialità, la leggerezza e il pressapochismo  della nuova amministrazione. “Ci accusavano di voler mettere i bastoni tra le ruote -osserva Rosetta De Stasio- quando manifestavamo dubbi e perplessità. Il sindaco ha sfruttato la situazione per la sua vittoria. L’accordo ha un sapore elettorale ed è stato possibile anche grazie al rapporto col governatore De Luca.Chiediamo un consiglio comunale aperto, insistiamo, anche se il presidente Renato Parente ritiene che il problema non sia tanto rilevante socialmente.Sono in gioco legalità e trasparenza".

Le famiglie coinvolte in questa vertenza sono una ventina. Mentre si attende una soluzione per il riconoscimento della piena proprietà, gli alloggi vanno in malora. “Il nostro sindaco -conclude Angelo Moretti- si è sempre vantato di essere molto amico del presidente dell’Acer, che lo avrebbe aiutare a comporre la lista di Napoli. Ho incontrato gli abitanti di Via Saragat. Ho visto che in alcune case ci piove dentro, molte stanze sono letteralmente distrutte dai recenti acquazzoni, in altre gli armadi sono pieni di muffa. Se la transazione non si concretizzerà, per gli assegnatari proprietari al danno si aggiungerà anche la beffa”.

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