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Direttore Antonio Esposito

Riflettori sulla pandemia e bilancio del 2021, tra fatti tristi e bei ricordi - Il sindaco Mastella: "La situazione è fuori controllo. Siamo uniti e solidali"
 

ven 31-12-2021 20:15 n.127, di Antonio Esposito

Riflettori sulla pandemia e bilancio del 2021, tra fatti tristi e bei ricordi

Il sindaco Mastella: "La situazione è fuori controllo. Siamo uniti e solidali"


Il quadro della pandemia diventa sempre più fosco. I tentacoli del virus si insinuano dappertutto, colgono di sorpresa, colpiscono alle spalle. Basta una distrazione e la variante Omicron si infila come uno spiffero sotto le porte o nelle fessure delle finestre. Solo negli ultimi tre giorni, il Sannio è stato inondato da oltre 1200 contagi. Non c’è paese sannita covid free. Dal febbraio 2020, quando il Coronavirus entrò in scena, la provincia di Benevento ha avuto quasi 17 mila e cinquecento positivi, con ben 359 vittime.

“La situazione è in forte peggioramento -ha affermato il sindaco Mastella nel messaggio di fine anno- siamo in guerra. Dobbiamo rispondere con fermezza e determinazione. Dobbiamo fare sacrifici. La pandemia non l’ho inventata io, né altri sindaci, né l’Onu. Vacciniamoci tutti. Dobbiamo impedire la circolazione delle goccioline, perché il desiderio del virus è quello di farci fuori tutti. Non allentiamo la presa, non facciamo finta di nulla. Perché ormai il contagio è debordato, è fuori controllo. Siamo tutti sgomenti per la bufera che ci è capitata addosso. Questo non deve portarci a considerazioni nefaste, ma a comportamenti responsabili”.

L’accorato appello del primo cittadino, stile presidenziale, che viene diffuso su tre tv locali da Palazzo Mosti, racchiude preoccupazioni, rischi e paure che attraversano tutte le famiglie, che in queste ore corrono a vaccinarsi oppure a farsi i tamponi. Davanti agli hub e alle farmacie da diverse settimane si vedono lunghe file. All’Ospedale Rummo è stato riaperto il padiglione Santa Teresa, che dispone di 86 posti dedicati ai pazienti covid. I ricoverati ad oggi sono 55, distribuiti tra malattie infettive, pneumologia e medicina interna, con un solo contagiato in terapia intensiva. Questa nuova ondata, per fortuna, si presenta in maniera più lieve, perché tanti hanno fatto già la terza dose.

Il discorso di Mastella punta sul dialogo e sulla collaborazione. Abbandonata la scontrosità del momento elettorale, prevale il senso del “pater familias”. “Sarò il sindaco di tutti -promette- farò sempre il mio dovere. Non voglio tornare a fare il parlamentare. Non siate astiosi a prescindere. Se ho chiuso le scuole l’ho fatto per i vostri bambini. Supereremo questi momenti bui  come i nostri nonni nel dopoguerra. Decido in piena coscienza, non per sfizio. La città era sprofondata nella disattenzione dei media, oggi invece è all’altezza, è più riconoscibile. Voglio che sia più capace di farsi valere. Dobbiamo essere una grande famiglia”.

Mentre attende di vaccinarsi, la gente è spaesata. Qualcuno commenta l’ordinanza di vietare i fuochi d’artificio la notte di capodanno. “Con questa situazione angosciante- osserva un giovane- non capisco cosa abbiamo da sparare, né perché è stato consentito di piazzare le bancarelle che vendono i botti”. Il pensiero di tanti va a tutta quella serie di striscioni sui balconi, che nella prima ondata annunciavano “Andrà Tutto Bene”. “Con l’aria che tira -aggiunge una signora- la vedo ancora lunga per uscire dal tunnel”.

Nelle pagine facebook chi si è ritrovato positivo racconta la sua sconfortante esperienza. “L’ho scoperto alcune settimane fa -fa sapere Nunzio Castaldi- per fortuna sono completamente asintomatico. La quarantena con un contatto stretto mi ha fregato.Comunque si precipita in una vita congelata. Questo virus si comporta come un’influenza, Dobbiamo convincerci. Ce lo dimostra Omicron”.

“Non so come sia successo -fa notare Simone Pratticò- dal marzo 2020 sono letteralmente sepolto in casa. Ho preso tutte le misure possibili: contatti minimi con persone fidate e vaccinate. Fate la terza dose, perché solo così non si rischia il peggio. Dicevano che la scuola era sicura ed invece è arrivata la sorpresa. Passerò un’altra volta le feste natalizie lontano dai miei genitori”. “Il contagio zero -evidenzia Alfredo Nazzaro- non è alle porte. L’obiettivo delle vaccinazioni era quello di ridurre le ospedalizzazioni ed i ricoveri e ci siamo riusciti”.Col nuovo anno le inoculazioni riprenderanno a tutto spiano in tutti i centri preposti.

Dalla provincia oggi piovono dati clamorosi sui contagi, dalla Valle Caudina e dal Fortore in particolare: 130 ad Airola,120 a Montesarchio, 90 a San Marco dei Cavoti, più di settanta a Baselice. Nella Regione Campania i dati odierni ci dicono che siamo a 14. 458 positivi, ma di questi ben 12.100 asintomatici. La soglia dei ricoveri raggiunge il 15 per cento. “Questo risultato -commenta il presidente Vincenzo De Luca- è eccellente, è frutto del lavoro straordinario del personale sanitario. Mentre dal prossimo lunedì ci sono alcune regioni che vanno in zona gialla, la Campania resta bianca. Siamo orgogliosi”.

La ripresa del virus ci ha fatto ripiombare nell’ansia e nello smarrimento. La speranza è riposta nella primavera, nel cambio del clima. In questo fine d’anno gli auguri sono improntati ad un cauto ottimismo. “La luce splenda nelle tenebre -scrive Nicola Sguera- per un 2022 di Rinascita”. “Auguro un anno nuovo -auspica Luigi Diego Perifano- con meno affanni e più sorrisi, che ci liberi una volta per tutte dal peggiore incubo dei nostri tempi”. Qualcuno prova ad infondere un sorriso. “Non chiudo il mio bilancio 2021 -comunica Gennaro Del Piano- ne parliamo qualora si diradi la coltre dei problemi".

Tra gli avvenimenti dell’anno passato, che hanno interessato il Sannio, accanto a molti  davvero tristi, ci piace segnalarne alcuni memorabili ed importanti. Nel gennaio scorso l’arcivescovo don Mimmo Battaglia, è andato a guidare la diocesi napoletana, lasciando Cerreto Sannita, dove si era fatto conoscere per le sue doti di umanità e coraggio. Tra i ricordi belli spicca anche la vittoria del Benevento contro la Juve a Torino il 21 marzo.

Tra le notizie terribili non possiamo dimenticare la morte di Alessandro Onofrio, 28 anni, giovane operaio di Faicchio, caduto da un’impalcatura mentre lavorava al Viale Atlantici il 9 ottobre scorso.Tra qualche mese si doveva sposare. Pochi giorni dopo il nostro cuore è stato aperto alla speranza dall’avventura positiva del giovane immigrato del Gambia, Yankuba Darboe, 25 anni, che si laurea in Scienze Biologiche all’Università del Sannio, conquistando forse il podio di personaggio dell’anno, per la perseveranza e la tenacia.

Yankuba arrivò a Benevento nel 2014, dopo essere passato per la Libia, dov’era giunto con un barcone. Si era impegnato come volontario durante l’alluvione dell’ottobre 2015, poi era stato ospitato nello Sprar di Roccabascerana, gestito dalla Caritas. La sua storia può essere d’esempio per tanti ragazzi. Quando è stato intervistato dai giornali, ha  fatto conoscere il suo sogno. “Tutto quello che verrà -dichiarò- sarà un dono. Proverò a cambiare il mondo. Forse un giorno tornerò in Africa per aiutare la gente a non morire”.



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