Fare presto per spendere i fondi destinati all’edilizia scolastica. Accelerare tutte le procedure per scrivere e approvare i progetti, indire e aggiudicare le gare d’appalto. Completare i lavori nei tempi previsti dai bandi. Per sventare il rischio che tante risorse possano svanire nel nulla e tornare indietro. Sarebbe una grande occasione sprecata per tutto il sistema scolastico del Sannio, dal momento che sono in ballo ben 41 milioni di euro. Per denunciare questo dannoso immobilismo è intervenuto con una dettagliata nota, Raffaele De Longis, neo consigliere provinciale e comunale del Partito Democratico.
“Durante due anni di pandemia -sottolinea De Longis- si sarebbe potuto approfittare delle chiusure imposte dall’emergenza per adottare soluzioni, effettuare interventi per migliorare le strutture scolastiche. Nulla è stato fatto. Per il Sannio sono stati stanziati 41 milioni di euro, che dobbiamo spendere con rapidità. Ci sono troppi ritardi, troppe lentezze nelle procedure per aggiudicare e utilizzare i fondi. La responsabilità non ricade ovviamente sull’attuale vertice della Rocca, insediatosi da poco, ma sul presidente Antonio Di Maria e su Clemente Mastella, sindaco di Benevento, il cui silenzio su questa vicenda è grave e inspiegabile. Così come appare incomprensibile l’inerzia di alcuni sindaci appartenenti alla stessa area politica.A cominciare dalla fascia tricolore di San Bartolomeo in Galdo".
L’elenco delle scuole che potrebbero perdere i finanziamenti, se non si realizzano in tempo i progetti, è lungo. Il consigliere dem ricorda che sono già andati in fumo tre milioni per l’Istituto Industriale “Bosco Lucarelli” e più di quattro assegnati per costruire nuove aule nell’Istituto “Galilei Vetrone” di Piazza Risorgimento. “A forte rischio- avverte De Longis- perché si avvicinano le scadenze dei termini utili a completare l’iter, sono quelli per il Convitto Giannone (2 milioni), Liceo Classico Giannone (2,8 milioni), ancora Istituto Lucarelli (4,9 milioni), Palmieri (3,5 milioni), Agrario Vetrone (3,3 milioni), Rampone (1,5 milioni), Guacci (1,5milioni), IPSAR “le Streghe” (7 milioni)”.
Per il territorio provinciale, lo stesso pericolo correrebbero i finanziamenti relativi al “Santa Maria de Liguori” di Sant’Agata dei Goti (2 milioni), l’Istituto Comprensivo di San Bartolomeo in Galdo (2 milioni), l’Aldo Moro di Montesarchio (3,1 milioni). “Come si vede -conclude De Longis- si tratta di una cifra enorme che avrebbe potuto cambiare il volto del nostro patrimonio scolastico. Non si venga a dire che le lentezze e i ritardi dipendono dalla scarsa dotazione di personale. La verità è che la macchina della provincia col presidente Ricci funzionava, poi con Di Maria la musica è cambiata. In peggio. Questo preoccupa molto considerate le ormai prossime scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Alle critiche e agli appunti del consigliere dem ha risposto tempestivamente, in modo piccato e sdegnato, Carmine Agostinelli, sindaco di San Bartolomeo in Galdo e fresco segretario provinciale del partito mastelliano “Noi di Centro”. “Quella di De Longis –ha rintuzzato- è una pessima caduta di stile o una palese ignoranza. Il rinomato dottore dovrebbe approfondire prima di avventurarsi in sterili sproloqui. La “politica” nulla può sulle procedure. Io non ho avuto alcuna inerzia per il mio comune. Anzi ho risanato le casse e i debiti e le gare sono pronte a partire. Siamo gente del fare. Venga a vedere la nostra rivoluzione”.
Comunque la denuncia di De Longis, che ribadisce parola per parola quello che ha scritto, sottolineandolo con una battuta “Io ho detto A e Agostinelli ha risposto Zeta”, è sicuramente servita a smuovere le acque, tanto è vero che il vice presidente della provincia, Nino Lombardi, si è affrettato in giornata a consultare la Regione Campania per fronteggiare “le problematiche connesse al programma dei finanziamenti previsti per alcuni istituti di scuola superiore e le criticità derivanti dalle imminenti scadenze e per concordare coi dirigenti responsabili della gestione dell’edilizia scolastica un percorso finalizzato a dare attuazione al programma che impegna molti milioni di euro”.
Con questo obiettivo è stata convocata presso la Rocca dei Rettori, per il prossimo 3 febbraio, una task force. “Nel corso di questo briefing- precisa il comunicato della provincia- sarà esaminato lo stato di fatto di ciascun progetto ed in particolare di quelli a più immediata scadenza, per chiedere un’eventuale proroga o l’inserimento nel Pnrr, entro il mese di febbraio 2022”.Nel frattempo arrivano buone notizie per il “Santa Maria de Liguori” con l’approvazione del progetto esecutivo e conseguente indizione della gara d’appalto.
Per alcuni progetti in campo bisogna davvero correre.Tra questi soprattutto quello che riguarda “Le Streghe”, che scadrebbe nel prossimo aprile. Per alcuni c’è tempo fino a giugno (Convitto e Liceo Giannone, Aldo Moro). Per molti la scadenza è prevista per agosto (Rampone, Guacci, Vetrone, Lucarelli, Palmieri). Solo qualcuno può attendere fino a dicembre 2022 (Istituto Medi di San Bartolomeo in Galdo).
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