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Direttore Antonio Esposito

Il disprezzo di Mastella per il consiglio e la "noiosa" opposizione - Perifano, De Stasio e Moretti: "Uno spettacolo esilarante e indecoroso"
 

lun 14-02-2022 23:09 n.140, a.e.

Il disprezzo di Mastella per il consiglio e la "noiosa" opposizione

Perifano, De Stasio e Moretti: "Uno spettacolo esilarante e indecoroso"


Il serrato dibattito sui pini  di Viale Atlantici stava procedendo quasi placidamente, con botta e risposta tra maggioranza e opposizione, ma si vedeva che il sindaco di Benevento scalpitava, in collegamento dalla sua stanza al comune,  sentiva il bisogno di togliersi qualche sassolino dalle scarpe e così ha sparato le sue cartucce alla fine della seduta del consiglio comunale. “Qua si stanno confondendo i ruoli -ha sbottato Clemente Mastella- sembra che l’opposizione sia diventata maggioranza. Avete perso le elezioni”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, provocando l’irritazione del sindaco, è stato  l’intervento della consigliera Rosetta De Stasio, promotrice della mozione per la revoca della delibera “taglia-pini”, che con puntiglio ha criticato le osservazioni del  neo segretario comunale, Riccardo Feola, ritenute esorbitanti dalla sfera tecnica. “Come fa lei a dire che la delibera non può essere revocata perché è stata applicata? – ha rintuzzato la consigliera- Se anche l’assessore al ramo ha detto che gli alberi da tagliare sono 26 e non più i paventati 352 ?  Svolga il suo ruolo, che è tecnico e tale deve restare”.

Il sindaco, che già era intervenuto sull’argomento,  ricordando la sua responsabilità in caso di caduta degli alberi e dell’eventuale danno provocato a qualche cittadino, ha pensato di chiudere la discussione contrattaccando con inusitata durezza. “Alcuni fotogrammi mi lasciano perplesso -ha detto Mastella- qualcuno parla con troppa disinvoltura. Qui si è tentato di porre il bavaglio al segretario, non si può offendere un dirigente comunale. Non è il consiglio che decide sulla delibera, come afferma qualcuno che si è inventato cultore della materia giuridica, con una forma vanesia e vanitosa”.

Le parole sprezzanti del primo cittadino hanno suscitato le proteste delle opposizioni, che hanno chiesto di replicare, ma visto il diniego del presidente del consiglio comunale, Renato Parente, hanno abbandonato l’aula sull’ultimo punto all’ordine del giorno. Il clima si era già surriscaldato all’inizio della seduta quando si era deciso di non consentire ai giornalisti presenti di seguire i lavori, perché si svolgevano in modalità mista. Un provvedimento subito rientrato dopo le contestazioni di tutta l'opposizione e non solo.

L’esigenza di riportare serenità  nei rapporti tra maggioranza e opposizione è stata avvertita dal consigliere Luigi Scarinzi, che ha invitato tutti ad un confronto più pacato e civile. Ma il sindaco ha voluto calcare la mano. Poco prima il consigliere Perifano aveva ricordato il mito di Prometeo, ma Mastella ha preferito ritagliarsi il ruolo di Zeus, che dall'alto scaglia fulmini e saette su tutti. “Questa audacia dei toni -ha ripreso con baldanza- che riguarda la mia persona, la ritengo fuori luogo e scostumata. Ho vissuto tante Forche Caudine. Non possiamo essere assillati dalle interrogazioni delle opposizioni.Il loro atteggiamento è molto noioso. Noi teniamo anche da fare e da lavorare”.

“Nell’aula consiliare che è la casa di tutti -ha stigmatizzato Luigi Diego Perifano, portavoce di “Alternativa per Benevento” - è andato in scena uno spettacolo indecoroso, col sindaco in collegamento dalla sua stanza, a due passi, con enormi cuffie, come un radiocronista. Ribadendo con parole e comportamenti il disprezzo per l'assemblea. Una cosa esilarante. Quando abbiamo chiesto di parlare hanno spento i microfoni.  Dobbiamo ringraziare i comitati civici, guidati da Francesco Di Donato, Luca Coletta, Ambner De Japinis e Carmine De Gennaro, se è stata impedita la strage dei pini”.

“L’atteggiamento del sindaco -ha evidenziato De Stasio- è stato altezzoso e arrogante. Si sta comportando come fosse il “signorotto” del comune, vorrebbe i consiglieri servi. Ci hanno tolto il diritto di replica. Ma la democrazia è confronto e soprattutto rispetto”. La risposta della maggioranza non si è fatta attendere. “Il segretario ha subito un attacco scomposto e inopportuno -scrivono capigruppo e assessori mastelliani- non permetteremo che il consiglio sia trasformato in un’arena. L’abbandono dell’aula è stato teatrale. Che tristezza vedere la sinistra a rimorchio della destra”.

La questione dei pini, che tiene banco da alcuni  anni, è giunta forse ad un punto di svolta. “L’amministrazione comunale -ha precisato l’assessore Alessandro Rosa- non ha intenzione di tagliare tutti i pini, bensì ha la volontà di conservare un filare arboreo che sia sano e non pericoloso, controllato nel suo stato ogni anno. Gli alberi che saremo costretti a tagliare non sono 352, bensì 26, per i quali l’abbattimento è inevitabile. Faremo anche un censimento delle aree verdi e di tutte le piante. Comunque la delibera  41 del 3 marzo 2020, pur essendo sospesa e superata, non può essere revocata”.

Così la mozione della De Stasio è stata bocciata con 18 voti contrari e 10 favorevoli.  “Il comportamento dell’amministrazione è incomprensibile -sottolineano Angelo Moretti e Giovanna Megna di Civico 22- i presupposti di quella famigerata delibera non  esistono più. C’era un cronoprogramma, dettato dall’esperto  Giuseppe Cardiello, che prevedeva potatura, sistemazione delle aiuole, dei marciapiedi e del manto stradale, e azioni contro la terribile cocciniglia. Nulla è stato fatto, lasciando il viale nell’incuria”.

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