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Direttore Antonio Esposito

I colori e il futuro dell'umanità al Festival Filosofico del Sannio - Con tanti ospiti illustri, da Galimberti a Gratteri, da Maraini a Bruck
 

mar 15-02-2022 21:39 n.141, a.e.

I colori e il futuro dell'umanità al Festival Filosofico del Sannio

Con tanti ospiti illustri, da Galimberti a Gratteri, da Maraini a Bruck


Uno sguardo a largo raggio sul mondo, sulla letteratura, sulla tecnologia, sulla solitudine,
sulla bellezza della vita, ma soprattutto sull’umanità. Per capire come siamo diventati dopo la pandemia e dove vogliamo andare. Questo il cuore del “Festival Filosofico del Sannio”, organizzato dall’associazione culturale “Stregati da Sophia” e giunto all’ottava edizione. Una riflessione sui temi più sentiti della società contemporanea, dalla legalità alla scuola, dal ruolo delle donne all’importanza della memoria. Per un mondo migliore.

“Come ha detto il nostro presidente Mattarella -ha ricordato la presidente Carmela D’Aronzo- la cultura non è il superfluo. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a formare studenti aperti al confronto e al rispetto degli altri. Il nostro festival si sta affermando in tutta la Campania per la sua qualità. Può offrire occasioni importanti di crescita culturale. Quando a Benevento venne  Zygmund Bauman un ragazzo fu contentissimo di poterlo incontrare  e di potergli rivolgere alcune domande utili per la sua tesi”.

La manifestazione, che ruoterà intorno  alla parola “Umanità”, si svolgerà dal 3 marzo al  14 maggio, tra l’Auditorium di Sant’Agostino, San Vittorino e il Teatro Romano. Si comincerà col noto filosofo Umberto Galimberti, che si soffermerà su “L’uomo nell’età della tecnica”. Il giorno dopo ci sarà l’incontro col magistrato calabrese Nicola Gratteri, che ricorderà “Falcone, Borsellino e altre storie di mafie”.

Il mese di marzo sarà fitto di appuntamenti, da Adriana Pannitteri (8) ad Umberto Curi (10), da Maurizio Ferraris (11) a Carlo Galli (15), da Michela Marzano (18) a Telmo Pievani (25), da Dacia Maraini (28) a Paolo Crepet(31). Non solo filosofia, ma anche musica e danza. Molti incontri saranno accompagnati dagli allievi del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, mentre la chiusura sarà suggellata  da uno spettacolo di danza al Teatro Romano, curato dalla Compagnia di Balletto di Carmen Castiello.

“Il tema scelto quest’anno  -ha sottolineato Gerardo Canfora, rettore dell’Università del Sannio- è quanto mai attinente al momento storico che stiamo vivendo, perché abbiamo perso davvero un pezzo del nostro essere comunità, ma molto attuale è anche l’intreccio tra umanesimo e tecnologia”. Alla presentazione del programma ha portato il saluto anche l’assessore alla cultura, Antonella Tartaglia Polcini, che ha parlato di “umanità come famiglia”, che in questi tempi incerti dovrà impegnarsi per una “prospettiva costruttiva”.

Ad aprile si terranno le “lectio magistralis” di Giovanni Casertano (1), di Edith Bruck (8), autrice del romanzo “Il pane perduto”, sulla dura esperienza nei lager nazisti, di Salvatore Natoli  e Paolo Amodio(11).La kermesse culturale vedrà la partecipazione di 850 alunni provenienti da dodici licei della provincia di Benevento, ma anche da Avellino, Foggia e Napoli. “Con gli adulti -ha spiegato D’Aronzo- supereremo le mille persone. Per questo gli incontri si terranno per un gruppo in presenza, per altri da remoto”.

Per un primo assaggio e per tracciare il sentiero del festival è intervenuto Giuseppe Patota, docente di Storia della lingua Italiana all’Università di Siena, che ha illustrato il significato della parola “umanità” in tutte le sue sfaccettature, partendo dalla sua origine latina. “Nella stessa Divina Commedia -ha concluso il professore- Dante già nel primo verso, dove dice “Nel mezzo del cammin di nostra vita”, ci racconta che a metà del percorso della vita, non sua, ma di tutta l’umanità, ci si può ritrovare nello smarrimento”.

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