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Padre Zanotelli ai ragazzi: "Difendete l'acqua, tesoro e meraviglia" - Riflettori sui giochi della Gesesa "longa manus" del colosso Acea
 

mar 15-03-2022 23:46 n.154, a.e.

Padre Zanotelli ai ragazzi: "Difendete l'acqua, tesoro e meraviglia"

Riflettori sui giochi della Gesesa "longa manus" del colosso Acea


“Cari ragazzi, avete un tesoro da difendere. Guai a voi se permettete ai privati di mettere le mani sull’acqua. Se tutto il Sannio comincia muoversi, avremo un grande movimento popolare, che sveglierà anche i politici. Anche le scuole possono organizzare un comitato per la difesa di questo bene supremo, fondamentale per la vita, sul quale non si può fare profitto. Scendete in piazza e gridate contro la privatizzazione. Seguite l’esempio dei vostri vescovi che hanno indicato la strada con una lettera aperta”.

L’appello di padre Alex Zanotelli va dritto al cuore del problema, parlando agli studenti di alcune scuole superiori del Sannio, per preparare il terreno per la Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra il 22 marzo. L’incontro, promosso dal  Comitato Sannita Acqua Bene Comune, presieduto da Giovanni Seneca, si è svolto in presenza presso l’aula magna del Liceo Artistico di Benevento e da remoto per il Liceo Scientifico "Rummo", l’Iti Lucarelli, il Galilei Vetrone, il La Salle, il Lombardi, il Medi-Livatino e il Telesia.

Il missionario comboniano, che da anni guida le battaglie ecologiche e vive nel Rione Sanità a Napoli, ha raccontato la bellezza delle sorgenti, la "meraviglia" che si prova nel vedere dove sgorga l’acqua, invitando i giovani a fare lo stesso, per rendersi conto di quale patrimonio dispongono il Sannio e l’Irpinia. Ha voluto subito svelare i pericoli che sta correndo questo bene così prezioso. Accendendo i riflettori anche sui giochi in corso a Benevento, che vedono protagonista la Gesesa, la società mista che gestisce l’acqua insieme al comune capoluogo, in una posizione di assoluta predominanza.

“Stanno truccando le carte -ha affermato Zanotelli- le multinazionali stanno combattendo una guerra economica  e politica per impadronirsi di questo bene universale. Abbiamo vinto un referendum nel 2011, quando 26 milioni di persone hanno detto no al mercato e al business dell’acqua. Ma quella legge di iniziativa popolare è stata tradita da tutte le parti. Il governo neoliberista di Draghi ha stanziato solo 4 miliardi e 300 milioni di euro per  questa risorsa. Davvero poco, se pensiamo al grande lavoro che c’è da fare per riparare  le tubature che perdono per il 42 per cento. Ad avvantaggiarsi di questi soldi saranno le società Multiservizi del Nord, col rischio di penalizzare ancora una volta il sud".

Il suo messaggio richiama quello dei vescovi irpino-sanniti, che hanno invitato cittadini e istituzioni a prendere coscienza della "inaccettabile"  privatizzazione di un bene essenziale, che deve essere garantito a tutti e non può essere assoggettato a logiche di mercato. "L'accesso all'acqua potabile e sicura -scrivono i prelati- è un diritto. Quali pastori posti da Dio a sostegno e salvaguardia del popolo, non vorremmo che risuonassero sulle nostre labbra le parole sconsolate del profeta: "I miseri e i poveri cercano acqua, ma non c'è".

Il documento, sottoscritto da Felice Acrocca, arcivescovo di Benevento,
da Arturo Aiello, Giuseppe Mazzafaro e  Sergio Melillo, rispettivamente vescovi di Avellino, Cerreto Sannita e Ariano Irpino, da Pasquale Cascio, arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi e da Riccardo Guariglia, abate di Montevergine, conclude con questo auspicio: "Vorremmo dire: "O voi tutti assetati, venite all'acqua,voi che non avete denaro, venite".

La riflessione di Zanotelli ha mirato a mettere in guardia su cosa sta succedendo nel territorio sannita, con particolare riferimento alle manovre della Gesesa, definita "longa manus" di Acea, società privata di Roma, dietro la quale opererebbero grandi multinazionali, come Veolia e Suez. Per essere ancora più chiaro ha ricordato l'inchiesta in corso, che proprio da qualche giorno ha concluso la prima fase.

"Le indagini della magistratura sannita -ha precisato- (pur rispettando il principio della non colpevolezza degli indagati) hanno acceso i riflettori sulla pessima gestione privata dei depuratori in numerosi comuni beneventani che ha trasformato i fiumi di Benevento in una cloaca a cielo aperto, ma soprattutto hanno dimostrato (secondo l'accusa) che la politica locale si sta muovendo solo per assecondare i desideri della società del gruppo Acea".

Al convegno su "Acqua e cambiamenti climatici" ha portato il suo contributo anche il docente univesitario Luca Fiorani, che ha parlato dell'aumento della temperatura, dello scioglimento dei ghiacciai e della necessità di cambiare il modello economico attuale e il nostro stile di vita. "Ognuno di noi -ha concluso Zanotelli- può fare veramente la differenza. Facciamo approvare dai consigli comunali una mozione contro la privatizzazione.Noi adulti abbiamo fatto una grande frittata, vi abbiamo consegnato un mondo malato. Tocca a voi, che siete il presente, salvare questo mondo, salvare la vita".



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