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Direttore Antonio Esposito

Lo show di Vincenzo Comunale sui luoghi comuni di Napoli - "Racconterò ai miei nipoti la pandemia vissuta con Netflix"
 

dom 24-04-2022 16:36 n.169, a.e.

Lo show di Vincenzo Comunale sui luoghi comuni di Napoli

"Racconterò ai miei nipoti la pandemia vissuta con Netflix"


Quando chiedete un’informazione stradale ad un napoletano, le tre cose che sicuramente vi dirà sono queste:  “Guardate a me, è semplicissimo, non vi potete sbagliare”. Ma poi seguono tante indicazioni intricate e complicate che renderanno difficile azzeccare il giusto indirizzo. Non parliamo poi quando s’incontra una guida turistica improvvisata, che guardando i panni stesi al balcone, è capace di dirvi che quelli rappresentano il Cristo Velato. A Napoli abbonda, insomma, la comicità inconsapevole.

Questa la teoria comica di Vincenzo Comunale, che con una serie di battute e metafore di costume esilaranti ha costruito il suo spettacolo “Defintivo3”, andato in scena al Mulino Pacifico, per la rassegna curata da Giovanni Perfetto, in collaborazione con la Solot. Il giovane artista napoletano è partito ricordando i tempi cupi del coronavirus quando eravamo chiusi in casa col pigiama ed ha immaginato di raccontarli un giorno ai suoi nipoti. “Che ne sapete voi -ha esclamato- io ho vissuto la pandemia, mi sono fatto tre Netflix”.

Il monologo ha preso presto la forma del dialogo col pubblico, con una modalità forse eccessiva di “sfruculiare” la gente, sui mestieri, sui viaggi e su chi era arrivato in ritardo a teatro. Si è scoperto così che un signore faceva l’insegnante da 32 anni, un altro lavorava realizzando mappe sismiche ed un altro aveva fatto l’ultimo viaggio a Cipro. Un botta e risposta che comunque è stato gradito, perché sottolineato da frequenti risate. Il comico si è mosso con scioltezza un po’ sullo stile di Alessandro Siani e Simone Schettino.

Tra gli spunti più interessanti il contrasto tra giovani e anziani, col nonno che non crede alla tecnologia e vuole smentire ad ogni costo il navigatore, con l’insistente invito ai ragazzi a godersi i loro anni più belli. Il comico napoletano, che ha 26 anni ed è originario di Giugliano, ha scherzato sul suo paese, sui pregiudizi, sulle paure, destreggiandosi felicemente anche su tematiche politiche. “Se un comico fonda un partito -ha detto- Che fai? Lo voti?”. Concludendo con un’ardita proposta: “Immaginate cosa succederebbe se pensassimo di statalizzare la camorra?”.

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