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Ricordando Ciccio Romano con un premio al coraggio delle donne - Un libro con tante storie vincenti e il sogno spezzato di Agitu Gudeta
 

ven 13-05-2022 22:47 n.178, a.e.

Ricordando Ciccio Romano con un premio al coraggio delle donne

Un libro con tante storie vincenti e il sogno spezzato di Agitu Gudeta


"La violenza aleggia ogni giorno su di noi negli sguardi e nei linguaggi". Con queste parole, Annamaria Oliviero, responsabile territoriale dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti, nonchè sindaco di Torrioni, piccolo centro avellinese, ha sintetizzato efficacemente il clima che si respira spesso nella società contemporanea.

La riflessione ha preso spunto dal libro "Donne al futuro", presentato al Teatro San Vittorino nell'ambito della rassegna "Sopra le righe", diretta da Antonio Parciasepe e promossa dall'Associazione "Sabba de Nuce" in collaborazione con il Conservatorio di Musica "Nicola Sala" di Benevento.

Un lavoro di 16 autrici, nato sulla scia del Collettivo "Controparola", ideato nel 1992 da Dacia Maraini. Ne ha parlato Maria Serena Palieri, giornalista dell'Unità per 35 anni e critica teatrale e cinematografica. Le storie che si raccontano vanno da Ilaria Cucchi a Bebe Vio, da Ilaria Capua a Samantha Cristoforetti. Per esaltare la voglia di lottare e di affermarsi di tante figure femminili, simbolo di coraggio e di impegno sociale.

Un libro ed il Premio Ciccio Romano, dedicato a "donne che si sono particolarmente distinte nella vita e nelle professioni di tutti i giorni contro ogni forma di violenza". Per ricordare il noto politico di sinistra ed avvocato, studioso dei problemi della città ed animatore di una biblioteca di ben 24 mila libri. "Mio padre Ciccio -ha detto il figlio Antonio Bruno Romano- aveva scelto con coerenza la difesa strenua dei diritti delle persone".

L'incontro è stato presentato da Grazia Caruso e moderato da Maria Cristina Donnarumma. Il presidente del Conservatorio, Antonio Verga, ha salutato e ringraziato tutti, in collegamento da casa. Le donne premiate sono: Carmen Festa, psicologa della Cooperativa "Eva", Elga D'Auria e Annalisa Marino, Ispettori Superiori della Polizia di Stato, Cinzia De Nigris, assistente sociale, Annamario Oliviero, Isabella Mancini, Presidente Nazionale dell'Associazione Interculturale "Nosotras", e Maria Serena Palieri. Tra il libro ed il premio c’è stato l’intermezzo musicale dal titolo "Donne in cammino" con Rosa Montano, mezzosoprano, e Rossella Vendemia, pianoforte, entrambi docenti del “Nicola Sala”.

La prima edizione del Premio “Ciccio Romano”  ha l'obiettivo di "dare voce e raccontare storie di donne che, con le loro iniziative e attività, spesso non conosciute, possono ispirare e promuovere modelli di azione ed esperienze che stimolino e incoraggino altre donne ad essere sempre più protagoniste del nostro tempo”.

Il figlio di Ciccio Romano è partito dal "sogno spezzato" di Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope uccisa nel Trentino da un suo ciollaboratore per motivi economici. La giovane imprenditrice aveva appena 44 anni, aveva avviato un' azienda attività, chiamata "La capra felice" , ma nel dicembre 2020 fu assassinata a martellate.

"Abbiamo voluto concentrare questa edizione -ha rilevato Antonio Romano- sulla lotta e il contrasto alla violenza di genere. Mio padre incontrò sulla sua strada anche Pier Paolo Pasolini, quando nel 1972  fu censurato il suo film "I racconti di Canterbury", che poi fu dissequestrato da due sentenze coraggiose del Tribunale di Benevento. Su una rivista edita da Ciccio fu pubblicata la lettera dei maggiori intellettuali del tempo a favore di Pasolini".

La famiglia dell'avvocato era presente con la moglie Giuseppina  e i figli Antonio Bruno, Gianfranca e Fiorella. Per ricordarlo alle future generazione è in corso una raccolta di firme perchè il comune gli dedichi una strada della città. Alla premiazione hanno partecipato Giosuè Grassia, direttore del Conservatorio, il deputato grillino Pasquale Maglione, il consigliere regionale Franco Picarone, le consigliere comunali, Rosetta De Stasio e  Luigia Piccaluga, l'avvocato Arturo Mongillo. Molti dei presenti hanno espresso l'auspicio che il comune continui ad affidare il San Vittorino al Conservatorio anche per il futuro.



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