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La cavalcata comica di Carmine Del Grosso ha preso di mira usanze e costumi del sud, raccontando con graffiante ironia le improvvisate riscoperte gastronomiche del periodo della “prigionia” pandemica, quando tanti si sono cimentati a sfornare pizze e focacce, con puntuali punzecchiature a figure e comportamenti del territorio sannita. Dalla Benevento famosa per il “Santo di Ceppaloni”, Mastella, all’autovelox a cielo aperto della Telese-Caianello, allo sfizioso quadretto sul confronto tra gli anziani e i giovani.
Il monologo, intitolato “Solo uno spettacolo tra amici”, ha concluso con successo la rassegna promossa dalla Solot e diretta da Giovanni Perfetto al Mulino Pacifico di Benevento. L’attore, che è originario di Circello, è nato nel 1986 e da alcuni anni vive a Milano, ha partecipato a diversi spettacoli televisivi, facendosi conoscere per la sua originale verve e per la capacità di intessere un dialogo piacevole col pubblico. “E’ la prima volta -ha detto Del grosso- che mi esibisco nella mia città. Potete immaginare l’emozione che provo”. La bellezza del momento è stata sottolineata da tanti circellesi.
A fare da apripista allo show sono stati Giovanni Perfetto e Shark Emcee, con un siparietto frizzante sulle tematiche della canzone rap e sulle bestemmie beneventane. Il comico ha subito mostrato padronanza e scioltezza, “mettendosi a nudo”, parlando della sua vita milanese e dei suoi ricordi d’infanzia."Quando mi domandano -ha fatto notare- dove si trova Benevento, io dico vicino al paese del santo, ma alcuni pensano a Ceppaloni del Santo Mastella. Per non parlare dell'inevitabile autovelox della Telesina".
Le scene più esilaranti sono sembrate quella del barbiere che gira intorno al cliente con movenze estroverse e quella della signora anziana sul treno che risponde al telefono, ripetendo “Siamo partito da cinque minuto”. Nell’ultima parte ha puntato sul sesso, quello praticato da una coppia alle tre di notte, quello rimpianto dal nonno, che esclama “mannaggia”, guardando un film porno, e quello che affiora da alcune scritte ed espressioni a doppio senso come queste: “Cappuccino caldo, te la do io la brioche”.
Un gustoso profilo è stato riservato ai soldati, chiamati a proteggere le città con l’operazione “strade sicure”. Quei militari, addestrati per essere “tigre” e “giaguaro”, finiscono spesso a controllare signore che portano mozzarelle di bufala.
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