Si spengono le luci e nel buio senti il respiro delle piante che si trasforma in suono, grazie ai raggi di una torcia accesa da un baldo e longilineo giovanotto con la barba ed il codino. L’atmosfera è delicata e assorta. Comincia la musica del “Green Fantasy”, composta da Piergiorgio Ratti (nella foto) ed eseguita in prima assoluta nazionale nell’Auditorium della Spina Verde al Rione Libertà, nell’ambito dell’ottava stagione organizzata dall’Orchestra Filarmonica di Benevento. La prossima tappa sarà mercoledì prossimo a Milano.
Tra i musicisti si sono “infiltrate” sette piante, ognuna con una sonorità diversa. Ci sono un limone, un basilico, la salvia, un pothos, una bouganville e due kentia. Il palcoscenico si muove, come guidato da una sorta di “pifferaio magico”, interpretato per l’occasione dal brioso ed energico sassofonista Jacopo Taddei. Accanto alle piante c’è un aggeggio, chiamato trasduttore, che serve a convertire in suono la loro attività sotto la luce.
“Questa idea -spiega Ratti- s’inquadra nella necessità di sensibilizzare la gente al rispetto dell’ambiente. Mi è stata commissionata dalla Fondazione “La Società dei Concerti di Milano”. Questa forma di interazione tra le piante e l‘orchestra gode non a caso del patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica ed è anche un modo per sperimentare le potenzialità collegate all’incontro tra arte e tecnologia.
Per celebrare in musica la bellezza della fotosintesi e per aprire con maggior fascino il programma della serata, diretto dal maestro svizzero-belga Matthieu Mantanus, che ha guidato con piglio ed eleganza l’Orchestra Filarmonica di Benevento nell’esecuzione del Concerto in b maggiore per archi e sax di Glazunov e nella sinfonia n.40 di Mozart.
“Questi giovani musicisti -ha osservato Antonella Tartaglia Polcini, assessore alla cultura – sono dei veri maestri. Hanno dato una dimostrazione emozionante dei lori talenti, portando un contributo prezioso a quello che essi stessi hanno chiamato “ Manifesto Culturale della Transizione Ecologica”. “Ci stiamo aprendo ai giovani del territorio -ha affermato Maya Martini del direttivo dell’Orchestra- abbiamo stabilito rapporti con l’Istituto Guacci. Prima del concerto qui c’erano i bambini del rione ad assistere alle prove”.
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