Il contadino Stepan Stefanovich è tormentato da una sola croce: la figlia zitella Natalia, che vorrebbe ad ogni costo maritare. Mentre si arrovella in questo cruccio, la fortuna sembra bussare alla sua porta. Il vicino di casa Ivan Vasilevic Lomov , tutto vestito a festa, si presenta con l’intenzione di chiedere la mano della figlia. Salti di gioia in tutta la famiglia. Il padre va a chiamare subito l’interessata, ma quando questa arriva al cospetto di Lomov scoppiano litigiosi “fuochi d’artificio” su vecchie questioni di confini e proprietà.
I protagonisti danno vita ad un continuo alternarsi di "guerra" e "pace", che si concluderà con la vittoria dell’amore. Una trama effervescente ed una felice conclusione per lo spettacolo “Proposta di Matrimonio”, tratto liberamente da Anton Cechov e messo in scena dalla Compagnia Stabile Solot al Mulino Pacifico di Benevento per “Racconti per Ricominciare”. L’intreccio è farsesco e abbraccia anche alcuni aspetti dell’opera cecoviana “Il tabacco fa male”, in una combinazione efficace sul piano comico.
L’ingresso in scena di Michelangelo Fetto, nei panni di Stepan Stefanovich, è dirompente. L’attore recita col furore e la vivacità, tipici dei contadini beneventani. “A vita da’ campagna -esclamerà gridando- è tosta assai. S’adda preparà o’ fieno po’ cavallo, ‘na mela o’ puorco, s’adda putà a vigna, s’adda fà o’ vino”. Per dimostrare i grandi sacrifici del lavoro dei campi. All’opposto il personaggio di Lomov, interpretato con pregevole elasticità fisica e gestuale da Antonio Intorcia, rappresenta il mondo possidente.
Gli scontri avvengono sulla proprietà del “praticello del bove” e sulle qualità dei cani. La prima scintilla viene accesa da Natalia, che ricorda a Lomov che quelle terre appartengono alla sua famiglia dai tempi degli antenati. Volano parole grosse, insulti a raffica di “usurpatore” e “ruffiano”. Il padre della ragazza rincara la dose. “Ci vediamo in tribunale, il mio cane Paglialone è o’ meglio di tutta la provincia”. Per un momento i due “promessi sposi” si riappacificano, ma subito dopo scattano con nuovi assalti ingiuriosi.
La giovane attrice Assunta Maria Berruti, nel ruolo di Natalia, si distingue per grinta e incisività, mentre Benedetta Russo, nella parte della moglie di Stepan, si fa notare per la gradevole armonia scenica. Superate tutte le incomprensioni, alla fine, Natalia e Lomov, possono convolare a nozze. E’ tempo di ballare e di cantare, inneggiando all'’amore, col giovane che rivolto all’amata, vedrà la sua bocca “come na’ fraulella”, i suoi occhi come stelle, il suo naso “come na’ percuchella” e i suoi capelli come raggi di sole.
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