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Direttore Antonio Esposito

Caterina Meglio: "Mi ha chiamato il ministro. Ho tutte le carte in regola" - Il nuovo corso del Conservatorio dopo cinque mesi di scontri interni
 

mer 08-06-2022 16:38 n.189, a.e.

Caterina Meglio: "Mi ha chiamato il ministro. Ho tutte le carte in regola"

Il nuovo corso del Conservatorio dopo cinque mesi di scontri interni


“Quando il ministro Messa mi ha chiamato non potevo dire di no. Se qualcuno presenterà un ricorso contro la mia nomina e sarà riscontrata una incompatibilità, accetteremo la sentenza senza batter ciglio e senza problemi tornerò al mio lavoro. Ma prima di accettare ho firmato la dichiarazione sull’inesistenza di motivi ostativi. Con la società “Materias”, da me fondata nel 2016, ci occupiamo di valorizzare la ricerca nel campo farmaceutico. Non capisco quale sarebbe il conflitto d’interesse col mondo della musica?”.

Con queste parole tranquillizzanti la nuova presidente del Conservatorio Nicola Sala, Caterina Meglio, ha puntato a fare chiarezza sulle ombre adombrate sul suo ruolo da Antonio Verga, ex numero uno dell’istituto musicale, scelto dalla Lega, che ha promesso tuoni e fulmini contro le presunte illegalità che avrebbero portato alla sua detronizzazione. Già l’ha spuntata contro il commercialista mastelliano Antonio Rossi, nominato in prima battuta e poi bocciato dal Tar, ed è fiducioso in risultati ancora a lui favorevoli.

“Ritorno qui con grande emozione -ha proseguito Meglio, che viene dalla sinistra- continuerò il cammino interrotto. Conosco tutte le problematiche, avendo diretto il Conservatorio dal 2013 al 2019, ma mi sento più pronta. In passato sono stata anche nel Cda dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Non ho particolari competenze musicali. Il mio sogno sarebbe cantare. La scelta della presidenza è stata sempre politica. Le mie direttrici saranno l’internazionalizzazione e la competitività. Dobbiamo rafforzare soprattutto il rapporto con le istituzioni del territorio. Non mi interessano le polemiche”.

Il raggio d’azione del “Nicola Sala”, che conta più di mille iscritti, va oltre la preparazione dei musicisti. Lo studio degli strumenti è accompagnato dalla formazione di operatori dello spettacolo, direttori di palcoscenico, di gestori delle nuove tecnologie. “Negli anni passati -ricorda la neo presidente- abbiamo partecipato per la prima volta ad un Pon per la ricerca, era un progetto per la didattica chiamato “Candido” sulla filiera digitale,  ci siamo classificasti primi in Italia. Per renderci competitivi non possiamo seguire il San Pietro a Maiella di Napoli. Dobbiamo individuare un percorso che ci renda unici. Per questo abbiamo rafforzato i dipartimenti della musica contemporanea e il canto moderno”.

Con l’arrivo della Meglio dovrebbe concludersi la fase della lunga turbolenza per l’istituto di Alta Formazione. Anche se non si escludono colpi di scena, dal momento che Verga ha intenzione di continuare la sua protesta. Tra i punti d’attacco ci sarebbe la vicinanza della neo presidente a Luigi Nicolais, al vertice di Materias e consulente del Ministero dell’Università e della Ricerca, e la presenza nel Cda del Conservatorio di Serena Alvino, già dirigente della Dompè, partner di Materias. Tutti questi aspetti, per Verga, renderebbero incompatibile la nomina della presidente, perché “Alvino e Meglio sarebbero riconducibili al medesimo centro di interessi economici e finanziari”.

Al Conservatorio di Benevento, intanto, fervono i preparativi per la  Festa Europea della Musica, che si svolgerà dal 18 al 22 giugno prossimi. “Questa volta -preannuncia Meglio- speriamo di utilizzare anche il giardino del Palazzo degli Scolopi di Piazza Piano di Corte, appena ristrutturato e di nostra proprietà. Ma contiamo di giocare la nostra partita anche per il Teatro Comunale, che dovrebbe riaprire verso la fine di agosto, in concomitanza con l’inizio di “Benevento Città Spettacolo”. Vogliamo rilanciarci come Università della Musica e come gioiello del Sistema Sannio”.

Gli orizzonti del Conservatorio sono cambiati negli ultimi anni. “Operiamo anche come azienda -osserva il direttore Giosuè Grassia- nel senso che prepariamo  gli studenti a gestire e ad organizzare eventi, a lanciarsi autonomamente sul mercato, a capire i diritti d’autore. Il conservatorio basato sulla lezione di musica in una stanzetta è finito. La competizione avviene sui nuovi linguaggi. Non è facile educare la generazione smartphone. Continueremo ad operare a 360 gradi, con la serenità probabilmente ritrovata”.

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