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Punzecchiature a Mastella, siparietti e incursioni politiche al Festival Bct - Perché Simona Ventura, tifosa di Draghi, fa arrabbiare Lady Sandra
 

sab 16-07-2022 16:45 n.205, a.e.

Punzecchiature a Mastella, siparietti e incursioni politiche al Festival Bct

Perché Simona Ventura, tifosa di Draghi, fa arrabbiare Lady Sandra


Punzecchiature e frecciatine al sindaco Clemente Mastella ed una spruzzata di politica e di attualità hanno fatto capolino qui e là nelle interviste ai personaggi famosi ospiti del “Festival del Cinema e della Televisione” in corso a Benevento, creando dei gustosi siparietti. L’incursione più “spettacolare” ha avuto per protagonista Simona Ventura, che non ha nascosto le sue sfegatate simpatie per Mario Draghi.

“Questa crisi di governo -ha esclamato la poliedrica conduttrice- mi ha fatto arrabbiare moltissimo, con tutte le risorse che stanno arrivando col Pnrr, che non sono stupidaggini, ma cose importanti. Abbiamo un presidente del consiglio di caratura internazionale pazzesca. Io sono una fan di Draghi. Da quando è arrivato lui, in Lombardia, che ha 11 milioni di abitanti, per le vaccinazioni è cambiato tutto, in modo più veloce”.

A questo punto, il giornalista Alessio Viola le ha chiesto se avesse mai pensato di entrare in politica, o se avesse ricevuto proposte di candidature per le elezioni. Qualcuno -ha risposto Ventura- in passato si è fatto avanti, ma ho detto subito di no. Non ci ho mai pensato, non mi sento adatta, perché non riesco a stare tante ore in Parlamento a non fare nulla”. Apriti cielo! Di fronte a queste parole, dall’impronta un po’ qualunquistica, è subito insorta la senatrice Alessandrina Lonardo Mastella, seduta in prima fila.

“Ma lo sa -ha obiettato con vigore la consorte del sindaco- che nelle commissioni lavoriamo dalla mattina alla sera. La inviteremo per un’audizione, così potrà rendersi conto che in Parlamento non ci sono fannulloni”. Il moderatore ha cercato di smussare gli angoli, ma ormai la frittata era fatta. “Vedrai Simona -ha scherzato- la signora Sandra ti farà da coach”.La Ventura, capita l’antifona, ha cercato di correggere il tiro col sorriso e la leggerezza. “Ma io parlavo con ironia- ha specificato- la politica mi piace. Solo che io non sono in grado di farla. Lo so che Sandra è molto più preparata di me”.

La storica presentatrice di “Quelli che il calcio” si è raccontata come un libro aperto. Dall’esordio in televisione nel 1987 ad oggi, che conduce “Citofonando Rai Due”, con Paola Perego. “Nella mia carriera -ha sottolineato- ho fatto 62 programmi, dalla Domenica Sportiva a Sanremo. Quando ho sentito che in Rai la pressione era troppo alta, me ne sono andata. Non sono opportunista. Il difficile è mantenere il successo. Quando il telefono non squilla più, la depressione è dietro l’angolo, soprattutto quando vedi che ti passano avanti persone che non se lo meritano. Alcuni mi fanno del male da anni. E allora che fai? Te ne fotti”.

L’incontro in Piazza Roma si è concluso con le domande del pubblico. Qualcuno le ha chiesto se per lavorare alla Rai ci vuole la raccomandazione. “Sì, ma puoi anche non averla -ha risposto dopo lunga riflessione- devi farti un mazzo tanto e devi avere pazienza, devi metterti a testuggine, perché vedere persone che ti scavalcano non è facile da sopportare, però, poi, le vedi cadere e quella è una bella soddisfazione”.

L’appuntamento con la Ventura è cominciato con un siparietto confidenziale col sindaco Mastella, che è salito sul palco per consegnarle il Premio alla carriera, ha ricordato l’antica amicizia, nata dal 2008 quando la presentatrice lo chiamò a fare il commentatore sportivo a “Quelli che il calcio”. “Quando ero sfaccendato -ha rivelato il primo cittadino- mi invitarono a fare l’Isola dei Famosi, mi offrirono 300 mila euro. Ma avevo paura di affogare nei vari giochi e salti. Quando finisco di fare il sindaco, con te Simo potrei provare a farla”.

Il primo “graffio” nei confronti di Mastella si era verificato già nella serata con Pif , nei Giardini della Rocca dei Rettori. Quando l’attore siciliano ha notato che la sedia riservata al sindaco era vuota, l’ha sottolineato con ironia. “Lì c’è scritto il suo nome -ha osservato sorridendo- non è venuto, l’ha fatto proprio sfacciatamente”.

Stesso luogo, stessa scenetta con Enzo Iacchetti. Quando il comico ha visto che Mastella non c’era, alla fine dell’intervista si è rivolto al pubblico con queste scherzose parole: “Salutatemi il sindaco, lo so che a lui piacciono le tette grosse, è andato a vedere la Venier in Piazza Roma. E’ vero. Ma adesso lo trovo, lo conosco Clemente, è anche un nostro cliente di Striscia la Notizia”.

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