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Quelli delle Scarpe Diverse al Mulino Pacifico con mille gag - "C'è un giramento di pale oggi in Italia che non se ne può più"
 

ven 22-07-2022 15:33 n.208, a.e.

Quelli delle Scarpe Diverse al Mulino Pacifico con mille gag

"C'è un giramento di pale oggi in Italia che non se ne può più"


Una comicità fitta di gag, battute, barzellette,  dissacrante e veloce. Con questo approccio  frizzante il duo toscano “Noi delle scarpe diverse”,  composto da Riccardo Valeriani e Samuele Boncompagni, ha chiuso in bellezza la rassegna “Tempo di ridere”, organizzata dalla Solot al Mulino Pacifico, con la consulenza artistica di Giovanni Perfetto. I due protagonisti hanno dato vita ad un vera e propria "palestra di comicità", prendendo di mira il finto animalismo, l’ecologia spinta e la corsa inconscia a seguire le mode.

Samuele ha presentato subito Ricky il comico, arrivato sul palco in tenuta da spiaggia, che ha giocato col pubblico, in un botta e risposta, sul significata di alcune parole, sulla “nutria nutriente”, sulle disavventure di un cinghialino, finito davanti all’auto in una notte scura, sulla creazione di frasi divertenti e spesso nonsense. Poi i due comici hanno intrapreso un autentico Giro d’Italia, da Nord a Sud, tra i dialetti delle varie regioni, accompagnato dall’imitazione di alcuni cantanti famosi, tra cui Celentano.

Ricky ha puntato i riflettori sulle energie alternative, tanto necessarie coi problemi provocati dalla guerra per le forniture di gas. Il riferimento all’eolico è venuto spontaneo, come anche alla critica situazione politica dopo la caduta del governo Draghi. “C’è un giramento di pale- ha osservato con arguzia il comico- oggi in Italia, che non se ne può più”. Lo spettacolo è stato ravvivato di un continuo cambio di scena, con siparietti gustosi, irrobustiti da dialoghi incalzanti e da una spiccata gestualità e fisicità.

Il pubblico ha interloquito piacevolmente. Soprattutto quando è stata lanciata la CartArte, un sistema per conoscere tutti gli artisti del mondo. Basta un clic e puoi trovarti a casa un Tiepolo, un Cimabue o un Giotto. Dagli spettatori sono stati proposti, tra gli altri, Pistoletto, Caravaggio, Leonardo da Vinci. Ricky non si è fatto trovare impreparato. Per ogni artista ha coniato una storia esilarante. Con Monet e Rubens ha fatto un abbinamento ardito, parlando addirittura di “moneta”, che improvvisamente è stata “rubata”.

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