Un concerto per ritrovarsi insieme dopo cinquant’anni, per ricomporre i tasselli di una formidabile carriera artistica, per raccontarsi alla gente attraverso le loro più belle canzoni. Con la stessa grinta, con lo stesso slancio, con la stessa passione degli inizi. Per parlare di “Sara” che si deve svegliare alle sette per andare a scuola, di “Pablo” che è vivo anche dopo essere stato ammazzato, del “Generale” che vuole continuare la sua sciocca guerra, per rilanciare il valore dell’amicizia e della libertà “In questo mondo di ladri”.
Con perfetta intesa, Antonello Venditti e Francesco De Gregori, hanno fatto tappa all’Arena Musa di Benevento, regalando ad un pubblico straboccante dolci emozioni e suggellando felicemente il BCT Music Festival, diretto Da Antonio Frascadore, patrocinato dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura. Nella lunga cavalcata musicale è spuntata la sorpresa Checco Zalone, il comico pugliese, campione d’incassi al cinema, che dopo qualche battuta, si è cimentato al pianoforte eseguendo “La donna cannone”.
Il tour di Venditti e De Gregori, che sta andando a gonfie vele in tutta Italia, è una sorta di viaggio sentimentale nei ricordi, nelle lotte e nelle speranze di intere generazioni. Le loro canzoni fanno parte della storia della musica italiana. Le parole dei loro testi accompagnano ancora oggi i sogni di tanti giovani. Il concerto,cominciato con “Bomba o non bomba” e “La Leva calcistica della classe ‘68”,si è concluso con "Roma Capoccia". I due cantautori hanno cantato insieme e da soli, armonizzando ritmi e melodie.
Ad accompagnarli una piccola orchestra, composta da Danilo Cherni alle tastiere, Carlo Gaudiello al piano, Primiano Di Biase all’Hammond, Fabio Pignatelli al basso, Amedeo Bianchi al Sax, Paolo Giovenchi alle chitarre, Alessandro Valle al pedal steel guitar e mandolino, Fabiana Sirigu al violino, le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti. La scenografia e le luci hanno dato un tocco magico e raffinato all’esecuzione delle canzoni, senza tanti artifici psichedelici e stupefacenti miscugli di immagini e colori.
I due cantanti hanno manifestato subito la gioia di rivedersi dopo gli anni duri della pandemia, la bellezza di ritornare a cantare davanti alla gente. L’Arena del Musa è davvero suggestiva. Lo stesso Venditti, guardando il posto, ha espresso il suo entusiasmo, perché ci troviamo in una “vera campagna, in un paesaggio meraviglioso”. Ma l’organizzazione per far parcheggiare le macchine ha lasciato molto a desiderare. Molti sono rimasti intrappolati nel traffico, davanti all’Istituto Agrario, per più di un’ora.
Tra i momenti più emozionanti spiccano sicuramente l’omaggio a Lucio Dalla, quando Venditti e De Gregori hanno eseguito insieme “Canzone”, uno dei brani più popolari del cantautore bolognese, e il ricordo di Pino Daniele con “Ci vorrebbe un amico”. Musica ma anche riflessione, attraverso messaggi senza tempo e sempre attuali anche di fronte alle guerre di oggi, come canta De Gregori ricordandoci che “La Storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo. La storia non ha nascondigli”.
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