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Il regista Pino Strabioli: "Bisognerebbe bilanciare teatro e musica" - Il cantautore sannita Alex Leffre:"Racconto storie quotidiane"
 

gio 25-08-2022 16:43 n.215, a.e.

Il regista Pino Strabioli: "Bisognerebbe bilanciare teatro e musica"

Il cantautore sannita Alex Leffre:"Racconto storie quotidiane"


La prima conferenza mattutina di “Benevento Città Spettacolo” è stata l’occasione per riflettere sul teatro, sul concetto di cultura e per far conoscere il cantautore sannita Alex Leffre. “Qualche giorno fa -ha rilevato Pino Strabioli- scorrevamo con Renato un documentario sulla rassegna beneventana, abbiamo rivisto Dario Fo, Albertazzi, Gassman. Quel tipo di teatro non c’è quasi più. I festival  rispecchiano le tendenze attuali, come un palinsesto televisivo. Non è vero che Iva Zanicchi non è cultura. L’importante è che non ci sia una prevalenza di una cosa sull’altra. Bisognerebbe bilanciare teatro e musica".

L’osservazione puntuale del noto autore e presentatore televisivo immagina un cartellone, dove la musica non sia dominante, lasciando al teatro il ruolo di Cenerentola. Ma questa linea non appare affatto applicata e seguita in questa edizione di "Benevento Città Spettacolo", targata Renato Giordano, che mira a rappresentare le realtà, per venire incontro a tutti i gusti, senza avere un tema centrale, come le rassegne dirette in passato da Ugo Gregoretti, da Ruggero Cappuccio, da Enzo Moscato e Giulio Baffi.

Nel trionfo della musica spunta comunque qualche chicca teatrale come “La vacanza” di Giovanni Anversa, con Orsetta De Rossi, Sabrina Knaflitz e Pino Strabioli, accompagnati dalla fisarmonica di Marcello Fiorini, che va in scena stasera nel Cortile della Rocca dei Rettori. Un reading ambientato in un cimitero, per poi diventare metafora del dolore e dell’abbandono, sulla scomparsa dei nostri cari e sulla ricerca della serenità perduta. Forse sulla scia del best seller “Cambiare l’acqua ai fiori” della scrittrice francese Valerie Perrin.

“Prima c’erano festival teatrali ovunque -ha detto Anversa, vice direttore di Rai Uno- da Sant’Arcangelo a Pontedera, da Benevento a Montalcino. Era un’altra Italia. Il Teatro era motore di aggregazione. Oggi non è più così, molto si svolge all’insegna del consumo culturale, per questo ci vogliono palinsesti per sensibilità diverse. L’importante è fare stare insieme le persone, unendo l’’alto e il basso, come stiamo facendo in Rai. Anche le canzoni raccontano emozioni, come quelle di Iva Zanicchi o di Nino D'Angelo". L'aquila di Ligonchio si esibirà stasera in Piazza Roma. Al cantante napoletano, che terrà il suo concerto il giorno 27 agosto, sarà assegnato il Premio Ugo Gregoretti per il teatro.

L’incontro, moderato dalla giornalista Maresa Calzone, ha confermato la “rivelazione” Alex Leffre, che ha cantato “Stelle comete” e “Diamanti”, accompagnandosi con la chitarra. Il giovane cantautore, 22 anni, originario di San Leucio del Sannio, ha vinto l’anno scorso il contest “Talento da Festival” e in questa edizione si esibirà il prossimo 29 agosto in Piazzetta Vari. I primi passi promettono bene, per stile e raffinatezza, nonché per una certa dolcezza. Basti pensare a versi come “siamo due rette parallele su diversi fogli”, oppure al ritornello di “Diamanti”, “Un giorno ti porto via e ti darò tutto quello che ora non ho”.

“La passione per il canto -racconta Alex, il cui vero cognome è Furno- la coltivo da piccolino, anche grazie a mio padre. Ho sempre scritto per me stesso.Ho inciso anche “Sarebbe bello” e  “Mista”. Mi muovo tra il genere pop e il cantautorato. Tra i miei modelli ci sono i Gazzelle e Carl Brave. Sono stato fermo qualche anno per un’operazione al polmone. Per un giovane del sud ci sono tante difficoltà, per la carenza di importanti case discografiche. Per incidere mi sto creando un mio studietto. Il festival è per noi un’opportunità. Con le mie canzoni racconto storie quotidiane, le mie avventure. Per il futuro spero di raccogliere qualche frutto, per adesso siamo ancora acerbi, ma maturerò”.

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