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Direttore Antonio Esposito

Il concerto di Elisa tra musica e riflessioni sull'ambiente e sul mondo - "Fermiamo la distruzione della natura. Nessuno sceglie di nascere povero"
 

mer 31-08-2022 17:22 n.219, a.e.

Il concerto di Elisa tra musica e riflessioni sull'ambiente e sul mondo

"Fermiamo la distruzione della natura. Nessuno sceglie di nascere povero"


Con le canzoni e le sua bella voce Elisa ha cercato di comunicare ai giovani la necessità di ritrovare l’armonia con la natura, col pianeta in cui viviamo, “nostra unica casa”, come dice il Dalai Lama, apparso in video con le sue storiche parole sul “cambiamento che dipende dall’azione di ogni singolo individuo”. Per questo il concerto di Piazza Risorgimento, che ha coinvolto quasi cinquemila persone, è diventato un formidabile momento di grande musica e di riflessione sulle sorti dell’umanità e del mondo.

“C’è tanto da fare -ha detto la cantante- ho visto tanti esempi positivi in giro per l’Italia, tanti progetti per la difesa dell’ambiente. Dobbiamo essere tutti più sostenibili  e convincere i nostri politici che questa è una priorità, al di là dei partiti e delle idee. Non voglio fare discorsi di politica o di religione, ma solo umani, da essere umano a essere umano. Tutti abbiamo bisogno di un mondo dove vivere, ma lo stiamo distruggendo. Siamo dei piccoli discoli e di questo passo sarà lui che distruggerà noi, se non lo rispettiamo”.

La marea di giovani accorsi per sentire Elisa è un solo coro, che canta tutte le sue canzoni. Uno spettacolo nello spettacolo, con tante mani alzate, grida, foto, video, filmati, con tanti telefonini che illuminano la notte. La cantante ringrazia, è felice di essere a Benevento, davanti ai suoi fans, che definisce “fantastici e immensi”. Parte dai suoi vecchi successi, ma subito dopo canta ”O forse sei tu” ,  la canzone con la quale conquistò il secondo posto all’ultimo Festival di Sanremo. L’entusiasmo sale al settimo cielo.

C’è tanta gente venuta da fuori provincia. Accanto a me sono seduti Chiara di Ariano Irpino, Alfonso e Gaetana di Nola, una coppia di Castel di Sangro, che mi ricordano gentilmente i titoli delle canzoni. Il concerto ha preso ormai il volo. Dopo i primi brani rockeggianti, Elisa presenta il coro dei “cinque angeli” che l’accompagnano, intona con dolcezza “Hallelujah”, scritta da Leonard Cohen, nella versione di Jeff Buckley.” “Era una delle canzoni preferite da mio nonno che mi ha insegnato a cantare  -racconta- è una delle ultime cose che gli ho cantato prima di morire”.

L’atmosfera si accende di mille emozioni. La cantante parla di coraggio e di sogni, chiede ai giovani di essere sempre se stessi, di ribellarsi ai conformismi. Scorrono canzoni come “L’anima vola”, “No Hero”, “Togheter”, dedicate a  “quelli che credono negli ideali, che non mollano mai, anche se devono andare contro tutti”. Poi è la volta di “Luce”. L'energia e l'elasticità di Elisa sembrano irrefrenabili. Canta, saltella, sfreccia da un lato all’altro del palco, incoraggia tutti ad accompagnarla battendo le mani. Al colmo della gioia si tuffa tra la gente che la prende delicatamente in braccio.

Le ultime note fanno da sottofondo alle parole più toccanti. “Non scegliamo dove nascere -sottolinea Elisa- non scegliamo di nascere poveri, non scegliamo di nascere in posti dove c’è la guerra, non scegliamo di diventare migranti, non scegliamo di emigrare, scegliamo di sopravvivere, perché noi siamo Uno. Quanti dei nostri nonni sono dovuti scappare, per cercare la vita, per sopravvivere. Noi siamo Uno. Non dovremo dominare e governare il mondo, noi siamo parte del mondo, insieme agli animali, insieme alla natura. Benevento, noi siamo Uno. Il sangue misto è tra le razze più belle. Noi siamo bellissimi e perfetti, siamo liberi di amare chi vogliamo, di scegliere la religione che vogliamo".

La conclusione festosa del concerto, con tutti in piedi sotto al palco, è affidata alla canzone “A modo tuo”, scritta per lei da Ligabue, un inno alla libertà personale, a vivere con naturalezza, senza condizionamenti moralistici, affrontando a testa alta tutti gli “ostacoli del cuore” e della vita. Quello di Elisa è forse il concerto più bello del festival “Benevento Città Spettacolo” per la sua valenza artistica e culturale.

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