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Direttore Antonio Esposito

Per "Benevento Cittą Spettacolo" e la stagione invernale 750 mila euro - L'Assessore alla Cultura: "Al Teatro Comunale anche danza e musica"
 

gio 08-09-2022 22:23 n.221, a.e

Per "Benevento Cittą Spettacolo" e la stagione invernale 750 mila euro

L'Assessore alla Cultura: "Al Teatro Comunale anche danza e musica"


Il messaggio “culturale” di “Benevento Città Spettacolo” continuerà con la stagione teatrale prevista nel Teatro Comunale, che sarà inaugurato il prossimo 16 settembre. Parola dell’assessore Antonella Tartaglia Polcini, che partecipando alla conferenza conclusiva dell'ultima rassegna, ha assicurato che ci sono tante idee in cantiere. “La visione c’è -ha affermato- ma sarà più chiara, avrete a breve novità, la programmazione sarà articolata, daremo spazio a tutti. Al Comunale non ci sarà solo teatro, ma anche danza, musica, cinema, cultura. Nella rinascita dei teatri c’è anche il San Nicola”.

Il direttore Renato Giordano ha snocciolato soddisfatto i numeri dei concerti, evidenziando la modesta partecipazione alla performance di Anna Bonaiuto su Pasolini al Teatro Romano. “Non mi do una spiegazione -ha sottolineato-  siamo in tempi di libero mercato in libero stato, ognuno fa quello che vuole. E’ anche vero che quello con la Bonaiuto era uno spettacolo molto particolare, un po’ “pesante”, rappresentava un’offerta diversa”. Forse con una vera commedia e con un attore di maggior grido l’affluenza sarebbe stata più corposa. Ma molto dipende dalla cornice culturale che si crea intorno.

Il pienone con l’ingresso gratuito per Iva Zanicchi e "I Ricchi e Poveri" era prevedibile, trattandosi di personaggi molto popolari, ma significativa è stata la massiccia richiesta per i concerti di Elisa (3193 biglietti venduti), di Nino D’Angelo (2871) e soprattutto per i tre rapper Lazza, Rhove e Geolier (4300). “L’obiettivo -ha spiegato Giordano- era quello di far vivere il centro storico, il salotto buono della città. Il concerto che mi è piaciuto di più è stato quello di Riccardo Fogli al Teatro Romano. Potremmo ripeterlo l’anno prossimo”.

Per i concerti nel foyer del Teatro Comunale e per i cortometraggi, due iniziative annunciate in una delle conferenze mattutine, dovrà parlarne con l’amministrazione comunale. Nel corso della rassegna non sono passate inosservate le presenze di diversi dirigenti della Rai, da Stefano Coletta a Giovanni Anversa. Come mai la televisione nazionale non ha mai menzionato tra gli appuntamenti culturali la rassegna beneventana, a differenza dello “Sponzfest” diretto da Vinicio Capossela, svoltosi in Alta Irpinia?

“I dirigenti della Rai -ha risposto Giordano- sono venuti qui in forma privata, non istituzionale, perché sono amici miei personali, invitati da me, vengono altre volte qui a Benevento. Capossela ha avuto diversi servizi televisivi? Beato lui”. Parole di encomio e di ringraziamento sono venute anche dal direttore del Conservatorio, Giosuè Grassia, che ha raccontato il grande lavoro dietro le quinte, la “faticosa”, ma gratificante preparazione dei concerti,  sottolineando le competenze dimostrate dai musicisti.

Ma quanto è costata la rassegna? Da dove sono venuti i finanziamenti? Il quadro dei conti è stato illustrato dal segretario comunale Riccardo Feola. “Per il festival Benevento Città Spettacolo -ha affermato- il finanziamento è della Regione Campania ed ammonta a 200 mila euro, ai quali vanno aggiunti altri 250 mila per la Stagione Teatrale Invernale. Col Progetto Scabec, che va a finanziare la Musica Live di Città Spettacolo, sono stati stanziati inoltre 297 mila euro, di cui 135 mila coperti dalla Regione e 162 mila derivanti dagli incassi. Abbiamo incassato 167 mila euro superando la previsione di 5 mila euro”.

L’assessore alla cultura, intanto, guarda lontano. “Abbiamo sperimentato una collaborazione con Spoleto -ha ricordato Tartaglia Polcini- sul Teatro di Rigenerazione e di Redenzione, con la partecipazione dei detenuti. Il regista umbro è disponibile a lavorare con noi. Il sociale fa parte della nostra missione. Con “Italia Langobardorum” stiamo preparando un incontro per il prossimo 20 settembre, per candidare la Via Appia nel Patrimonio Unesco. La nostra proposta culturale è sfidante. Non avremo più pochi spettatori al teatro. La visione richiede un po’ di temerarietà ed anche un pizzico di follia”.



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