La lente delle ispettrici ministeriali avrebbe portato alla luce diverse anomalie nei bilanci del Comune di Benevento. A cinque anni dalla dichiarazione del dissesto ancora non si conosce la massa passiva, mentre la fiscalità per i cittadini è salita al massimo livello. Dai documenti passati al setaccio viene a galla che c’è stata una commistione tra la gestione del dissesto e quella ordinaria, con conseguente risultato di amministrazione “alterato” ed un “fittizio” raggiungimento del pareggio di bilancio.
“I rilievi delle ispettrici ministeriali –ha evidenziato Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento –confermano le nostre denunce. Tra le anomalie c’è un dato gravissimo: il pagamento dei creditori che compete all’Osl (Organismo Straordinario di liquidazione) è stato effettuato dal comune. Non si tratta di bruscolini, ma stiamo parlando di oltre 21 milioni di euro, che sono stati pagati al di fuori delle procedure normative per la gestione del dissesto”.
Per i consiglieri d’opposizione, di Alternativa e di Civico 22, è tempo di fare chiarezza. Per questo hanno indetto una conferenza stampa, svoltasi nella sala comunale di Palazzo Mosti. “Il quadro è davvero allarmante -ha continuato Perifano- non solo per la violazione di principi elementari, ma anche per la mancanza di trasparenza. La vicenda fa crollare il racconto di Mastella che più volte ha ripetuto di aver trovato un comune coi conti disastrati, che per questo ha dovuto dichiarare il dissesto, che con lui il comune è diventato una casa di vetro, dove tutto è in ordine. Ma il ministero non la pensa così”.
Il percorso dell’Osl è stato segnato dalle misteriose dimissioni del presidente Francesco Ricciardi, che aveva denunciato per tempo le varie anomalie e la scarsa collaborazione da parte del comune. Gli aspetti più eclatanti della confusione contabile sembrano davvero inspiegabili, dal momento che l’assessore alle finanze, Maria Carmela Serluca, è una professionista esperta. Ma evidentemente le operazioni censurate dalla relazione ministeriale hanno seguito un preciso indirizzo politico.
“Tutte le manovre contabili – ha fatto notare Perifano- vengono fatte col consenso e sotto le direttive del sindaco e dell’assessore al ramo. Sono loro i responsabili sul piano politico e per la Corte dei Conti”. “Dopo il tentativo di boicottare l’Osl –ha osservato Angelo Moretti di Civico 22- si pensava che con la venuta di un altro presidente potessero accomodare le cose a Roma. Ma evidentemente la politica degli amici è caduta. Rimane gravissimo il muro che si continua ad alzare sulle informazioni per capire tutti i punti della questione”.
I consiglieri comunali Giovanni De Lorenzo, Giovanna Megna e Angelo Miceli hanno affrontato con puntiglio altri aspetti tecnici, puntando il dito sulla strana scelta di pagare alcuni creditori ed altri no, sui motivi che hanno indotto il comune a sottrarre i fondi alla gestione ordinaria, sull’utilizzo del disavanzo, ed hanno annunciato che chiederanno l’accesso a tutti gli atti. Sulla vicenda è intervenuto qualche giorno fa anche l’ex sindaco Fausto Pepe, anticipando l'attacco dell’opposizione consiliare. “Perché Mastella -propone Italo Palumbo del Pd- non accetta un confronto pubblico con l’ex primo cittadino?”.
La risposta dell’assessore Serluca non si è fatta attendere. “Si sta strumentalizzando –ha affermato in una nota stampa- un semplice atto di ispezione ministeriale. L’amministrazione ha scelto di tenere unite le contabilità degli anni 2017 e 2018, poi nel 2019 sono state separate. Non c’è stata alcuna alterazione di bilancio. Gli equilibri sono stati salvaguardati.Chi disegna scenari apocalittici fa solo allarmismo”.
|