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La corsa solitaria di Lady Mastella che sogna Palazzo Montecitorio - Antonella Pepe: "Possiamo scrivere una storia pił bella per il Sannio"
 

gio 15-09-2022 09:59 n.224, Antonio Esposito

La corsa solitaria di Lady Mastella che sogna Palazzo Montecitorio

Antonella Pepe: "Possiamo scrivere una storia pił bella per il Sannio"


La candidata col sorriso smagliante e le labbra rosseggianti ti guarda dai manifesti, ha tappezzato la città con la sua faccia, chiede a tutti il passaporto per il parlamento, vuole il premio perché ha presentato tante interrogazioni. Il sogno di Alessandrina Lonardo è quello di approdare a Montecitorio, alla Camera dei Deputati, dopo essere già stata a Palazzo Santa Lucia e a Palazzo Madama. Ma la partita questa volta è complicata, perché corre col piccolo partito di famiglia “Noi Di Centro”, fuori dai grandi poli nazionali.

Gli altri sfidanti nel collegio di Benevento sono Antonella Pepe per il centrosinistra, Francesco Maria Rubano per la destra, Sabrina Ricciardi per i Cinque Stelle e Antonio Del Mese per i calendiani. Tutti sanniti, nessun paracadutato. Vogliono sbarrare il passo a Lady Mastella, che gioca le sue carte sfruttando tutte le pedine piazzate nei gangli del potere dal marito, sindaco Clemente Mastella, da quando si è insediato a Palazzo Mosti. La sua sconfitta  potrebbe avere ripercussioni sulla tenuta dell’amministrazione comunale.

La parola d’ordine è “amore per il territorio”. Con queste elezioni politiche è in ballo il futuro dell’Italia, in un periodo tempestoso, tra pandemia e guerra, e qui sembra che tutto ruoti intorno a una questione personale. “Qui si tratta di un voto politico nazionale -sottolinea Pepe, presidente  del Pd- mentre il sindaco si è mobilitato solo per la rielezione della consorte. Quale ruolo potrà avere la rappresentante  di una minuscola formazione politica? Rischiamo davvero l’isolamento politico e amministrativo. Questa non è politica per il territorio, ma lotta per la sopravvivenza della specie”.

Quando alla senatrice Mastella è stato chiesto dove si sarebbe collocata, una volta eletta, tra il centrosinistra e il centrodestra, ha risposto così: “Io sono stata nel Gruppo Misto negli ultimi mesi ed ho appoggiato il governo per le cose che interessavano me e il mio territorio. Continuerò così a prescindere dai colori di chi siederà a Palazzo Chigi”. Col solito passo da equilibrista, equidistante dai poli,  pronta comunque a saltare alla bisogna sul carro del vincitore, sulla scia della “politica del viandante”, praticata da Mastella, definita argutamente “l’arte coniugale del volteggio”, da Conchita Sannino su “La Repubblica”.

Il grande rammarico di Lady Sandra è quello di non aver avuto risposta per il 93 per cento delle interrogazioni presentate, pur avendo fatto da pungolo sulle più svariate problematiche, dalle strade alla sanità, dalla filiera bufalina alla nocciola irpina, dalla banda della polizia penitenziaria alla partita Benevento-Cagliari. “Il numero delle interrogazioni -fa notare la grillina Ricciardi- non è indicativo della qualità del lavoro svolto. Non si fa altro che ingolfare gli uffici e non si ottengono frutti positivi”.

La lunga carriera politica del sindaco di Benevento cominciò nel 1976, quando fu eletto deputato. Questa tornata elettorale potrebbe essere davvero l’occasione per un rinnovamento. “Chi è stato tanti anni sulla scena -osserva Pepe- non ha prodotto risultati brillanti. Quanti nostri giovani hanno abbandonato i loro paesi per trovare lavoro altrove, provocando un diffuso spopolamento. C’è bisogno del protagonismo di una nuova generazione. Abbiamo l’ambizione di poter vivere qui, di riabitare le nostre realtà”.

Tra i candidati Antonella Pepe è la più giovane, ma ha una significativa gavetta alle spalle, avendo scoperto la politica ad appena 13 anni, è stata consigliere comunale ad Apice, il suo paese, dirigente regionale dei giovani democratici, candidata alla Regione nel 2020. Mentre il rappresentante del centrodestra, Rubano, è sindaco di Puglianello,  commissario provinciale e vicesegretario regionale di Forza Italia. Il suo curriculum è fitto e comincia accanto a Mastella, come suo assistente locale parlamentare a Bruxelles.

Nel partito del Campanile arriva ai vertici dell’organizzazione giovanile nazionale. Poi rompe col capo nel 2014 e sbarca in Alternativa Popolare di Angelino Alfano, sotto le cui bandiere diventa vicepresidente della provincia. Quando, nell’agosto scorso, ormai forzista, gli fu proposto di scendere in campo per la presidenza della Rocca dei Rettori a nome del centrodestra, rifiutò. “Lui è un ragazzotto -lo etichettò il meloniano Domenico Matera, oggi suo compagno di viaggio- non può mettersi tutti sotto i piedi per le sue smodate ambizioni personali”. Il ritiro per la corsa alla provincia facilitò la vittoria dei mastelliani ed oggi il rampante Rubano parla di futuro coi berlusconiani e con la destra.

La campagna elettorale di Antonio Del Mese è affidata in gran parte a incontri con le associazioni  e a proposte per l’economia. Il ricordo più recente della sua presenza in città è collegato al settembre scorso, quando annunciò in pompa magna la candidatura a sindaco di Benevento, aprì la sede elettorale, fece affiggere i manifesti per tutta la città col suo volto rassicurante e poi misteriosamente rinunciò alla corsa. Sta col Terzo Polo con poche aspettative, perché nei collegi la partita è tra progressisti e centrodestra.

La senatrice Ricciardi, fedelissima di Conte, aspira a Montecitorio, confidando sui 16 mila percettori  sanniti del reddito di cittadinanza, sul superbonus edilizio  e sul blocco della cessione dei crediti. “Il mio lavoro è stato meno visibile  -rileva soddisfatta- mi sono impegnata per l’economia reale”. Un’opinione diversa arriva da Pasquale Maglione, ex grillino ed oggi candidato con Luigi Di Maio. “L’unica persona- afferma senza tema di smentite il deputato- a cui riconosco un impegno è la senatrice Danila De Lucia. Chi l'ha vista la Ricciardi? Non ho mai avuto modo di confrontarmi con lei  per il territorio”.

Tra i capilista del partito di Mastella c’è  il “forestiero” Raffaele Fantetti, nato a Roma, residente a Londra, dove è stato eletto. Nella lista proporzionale del partito di Letta c’è anche la sannita Angela Ianaro, docente universitaria di farmacologia, passata dai Cinque Stelle al Pd. “Mi sembra -evidenzia- che tutto questo impegno della senatrice Lonardo sia stato in gran parte inconcludente. Io ho dedicato il mio tempo alla ricerca, contro la precarietà e per l’aumento delle borse di studio e dei ricercatori. Ho preferito lavorare e studiare , piuttosto che farmi una photo opportunity. Per il Sannio ho ospitato alla Camera l’iniziativa per La Falanghina, sono intervenuta durante il Covid per le donazioni ai nostri ospedali e per le cure oncologiche”.

Nel rinnovamento del Pd, accanto a Pepe, spicca Carlo Iannace, che corre nell’uninominale al senato. “Ero in vacanza all’estero -racconta il senologo di San Leucio del Sannio- quando mi hanno chiamato. Mi sono messo subito a disposizione, quando c’è bisogno di dare una mano, nessuno può tirarsi indietro”. Una risposta a chi ha pensato di defilarsi considerando il “contesto sfavorevole”, a chi ha alimentato polemiche a campagna elettorale avviata, come Umberto Del Basso De Caro, che non ha gradito le scelte del partito nazionale, pur avendo affermato più volte di “essere a fine carriera” e la necessità di “consegnare la fiaccola ai giovani”.

“Noi siamo una comunità politica - conclude Pepe- che prescinde dagli interpreti momentanei. Questa sfida elettorale va al di là di noi stessi. Io non ho mai abbandonato casa mia. La destra al governo già l’abbiamo vista. Con l’aumento delle disuguaglianze e della disoccupazione, con i tagli alla sanità e alla scuola pubblica. Abbiamo rischiato la bancarotta. E’ tempo di voltare pagina, i partiti personali hanno breve durata. Puntiamo su lavoro, diritti e ambiente, sull’infrastrutturazione digitale, sui servizi, sui trasporti, sul salario minimo, sull’aumento degli stipendi agli insegnanti, sui distretti energetici, sul potenziamento delle reti idriche. Possiamo scrivere un’altra storia per il paese ed il Sannio”.

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