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La sfida del medico "missionario" Carlo Iannace tra Sannio e Irpinia - "Io sempre vicino alla gente, mi metto in gioco per le Aree Interne"
 

mer 21-09-2022 17:01 n.226, a.e.

La sfida del medico "missionario" Carlo Iannace tra Sannio e Irpinia

"Io sempre vicino alla gente, mi metto in gioco per le Aree Interne"


La campagna elettorale di Carlo Iannace sembra una lotta contro i fantasmi. I suoi sfidanti non si vedono, puntano solo sulla forza dei simboli, ma nessuno li conosce, sicuramente nessuno di essi proviene dal Sannio. Il candidato al Senato per il centrosinistra è senologo, ha dedicato la sua vita a chi soffre. Per molti ha sposato la medicina come una missione. Si trovava a Parigi in vacanza proprio a ferragosto, quando è stato chiamato a dare una mano al suo territorio nelle file del Partito Democratico.

“Ho accettato con orgoglio -sottolinea il medico- è un’esperienza bellissima. Per me la politica è fatta di rapporti umani, di risposte ai problemi, non di lusinghe e promesse, che spesso non si mantengono. Voglio mettere le mie competenze al servizio della sanità, per correggere e migliorare le tante cose che ancora non vanno. Il diritto alla salute deve essere uguale per tutti, dal Nord al Sud. In Campania siamo usciti dal commissariamento durato dieci anni grazie a Vincenzo De Luca e sono stati fatti diversi passi avanti come, ad esempio, la Rete Oncologica Regionale. Presto ci saranno le Case di Comunità”.

Il percorso politico di Iannace ha radici lontane, è stato già sindaco del suo paese, San Leucio del Sannio, ripercorrendo le orme del padre, che negli anni sessanta guidò un centrosinistra ante litteram. Col primo governo De Luca approdò a Santa Lucia. Ma la sua notorietà è legata all’impegno incessante  per la cura e la prevenzione del tumore al seno, alla campagna di sensibilizzazione su questa terribile malattia, che ogni anno confluisce nella “Camminata Rosa”, che coinvolge quasi diecimila donne irpine e sannite.

“Io rappresento -osserva Iannace- la sintesi di due territori, che hanno bisogno di camminare uniti. Il Sannio e l’Irpinia hanno tante cose in comune, tante eccellenze che devono essere valorizzate, da quelle storiche a quelle enogastronomiche. Molto dipenderà da come saranno spesi i Fondi Europei, che il centrodestra vorrebbe sottrarre al Sud". Per la pubblicità elettorale, il  Direttore dell’Unità di Senologia all’Ospedale Moscati di Avellino, ha girato un filmato che lo vede tra monumenti, chiese e paesaggi agricoli.

Il collegio assegnato al medico è stato considerato da qualcuno “non contendibile”. Ma Iannace non si è scoraggiato, convinto che ogni battaglia non combattuta è già persa. Si è tuffato nella competizione con slancio, girando paesi e contrade, stringendo le mani di migliaia di persone, da Montella a Lioni, da Grottaminarda a Teora, da Arpaise a San Giorgio del Sannio, da Airola a Cervinara. “Ho trovato un partito vivo -sottolinea il senologo- gli altri sono solo televisivi. Qui c’è una storia e una squadra. Qui ci sono valori e ideali democratici, programmi concreti per il lavoro ai giovani, l’ambiente e i diritti civili”.

Quando Enrico Letta è stato a Napoli con Vincenzo De Luca ha detto che in Campania tutti i collegi sono contendibili e che proprio per questo il voto dato al Pd vale doppio. La prospettiva, forse, calza proprio a pennello per il collegio in cui corre Iannace. Ma c’è anche un ragionamento logico matematico da fare. Nella sfida tra le due “Grandi Potenze”, rappresentate dagli schieramenti guidati da Letta e da Meloni, hanno poche chance di vittoria le navicelle solitarie lanciate in acqua da partiti personali e lideristici.

Il concetto è stato ribadito da Francesco Boccia a Benevento.“Nei collegi la scelta è tra noi e la destra -ha fatto notare il commissario regionale del Pd- da qui non si scappa. I Cinque Stelle e Azione non potranno vincere da nessuna parte. Chi li vota aiuta la Meloni. Qui sono in ballo l’Italia e l’Europa del futuro. Vogliamo che per i giovani ci siano le stesse opportunità di Changhai e New York, altrimenti lo spopolamento continuerà”. “Il vento sta cambiando -conclude Iannace- ce la sto mettendo tutta. Vincerà chi avrà un voto in più. Ma portiamo la gente a votare, perché quello degli indecisi è il partito più grande”.

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