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Direttore Antonio Esposito

Il presidente De Luca all'Università del Sannio tra "profeta" e statista - "Senza un piano per il lavoro dei giovani, il Sud non avrà futuro"
 

mar 22-11-2022 23:55 n.250, a.e.

Il presidente De Luca all'Università del Sannio tra "profeta" e statista

"Senza un piano per il lavoro dei giovani, il Sud non avrà futuro"


L'Università che verrà. Dietro il tavolo dei relatori campeggia un tabellone colorato che snocciola tutti gli interventi previsti per realizzare un "Campus Urbano con sedici sedi nel raggio di 300 metri". Si parte col Palaunisannio. Per la prima pietra in Via dei Mulini è venuto il presidente della Regione Campania,Vincenzo De Luca, che, trovandosI davanti ad una platea di studenti, coglie la palla al balzo per riflettere sull'Italia e sul mondo, per ribadire la sua contrarietà alla proposta "sgangherata" del governo sull'autonomia differenziata.

Il governatore non è apparso scoppiettante di stoccate ironiche e sferzanti, ma più pacato, tranquillo, riflessivo, ritagliandosi il ruolo del ragionatore preoccupato e lungimirante, tra lo statista e il "profeta".  Qualche battuta l'ha concessa ai giornalisti, che hanno cercato di punzecchiarlo sui rapporti col sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sull'eventuale rimpasto in giunta regionale, sui contributi per le luminarie di Natale, sull'acqua del Biferno, da estendere a tutta la città, e sulla ferrovia Valle Caudina.

"I rapporti con Mastella -ha ribattuto- sono ottimi e abbondanti. Non andate appresso ai pettegolezzi. Il rimpasto lo fanno i pasticcieri. Daremo a tutti un contributo natalizio. Sono pronto a venire io col cacciavite e le luci a led. Il risparmio energertico lo vogliamo fare proprio a Natale? Aumenterebbe la depressione del commercio e sarebbe peggio.Per l'acqua del Biferno valuteremo. Per la Valle Caudina è in corso un investimento da150 milioni di euro, per mettere in sicurezza i binari. Altrimenti i treni non possono viaggiare".

Nel suo lungo intervento ha sfoggiato l'orgoglio per i tanti investimenti fatti per sostenere il sistema univesitario campano, per assicurare il trasporto gratuito agli studenti, per aver risanato i debiti della sanità. Quasi per rispondere alle accuse sul napolicentrismo e salernocentrismo, ha ricordato gli impegni per le zone interne. "Questa di oggi -ha evidenziato- è una scelta politica. L'università di Benevento è all'avanguardia per le residenze. Il più grande investimento lo facciamo qui, con la Diga di Campolattaro".

Poi il presidente ha allargato lo sguardo sui problemi più stringenti e sulle prospettive. "Il dato più drammatico - ha sottolineato De Luca-  è la decrescita demografica. Per lo Svimez, se continua così, la Campania, nel 2050, dimezzerà la popolazione. Rischiamo di diventare un paese di quarta serie. Non abbiamo una classe dirigente all’altezza. I veri patriottici sono quelli che riescono ad affrontare e risolvere il divario tra il nord e il sud. Come si fa a contemplare questo fiume di giovani che se ne vanno, senza reagire? Per il sud ci vorrebbe un piano nazionale straordinario per 300 mila posti di lavoro”.

Per cominciare ad invertire la rotta, la regione organizzerà nel prossimo gennaio un concorso per 5 mila assunzioni a tempo indeterminato nella pubblica ammnistrazione e nei comuni, per colmare i vuoti delle piante organiche. "Bisogna uscire dall'idea contabile dello sviluppo - ha aggiunto il presidente- se rimane solo la Padania, l'Italia non conterà niente sulla scena del mondo. Se perde il sud, non andiamo da nessuna parte. I 210 miliardi del Pnrr ci vengono dati dall'Europa per risolvere lo squilibrio tra nord e sud".

Il progetto del Palaunisannio, con palestra, servizi e polo didattico, si inserisce in un corposo pacchetto di interventi, che mirano a potenziare e rilanciare l'ateneo sannita."Le strutture -rileva il rettore Gerardo Canfora- che andremo a realizzare sono parte integrante dello sviluppo e della crescita del territorio". I dettagli vengono illustrati dal direttore generale, Gianluca Basile. L'investimento complessivo è di oltre 44 milioni di euro, di cui 10 finanziati dalla regione, che per il Palunisannio ha stanziato un milione e 300 mila euro.

"Il futuro è davanti a voi -ha concluso De Luca- dalle crisi possono nascere nuove opportunità. Bisogna puntare sulla cultura, la scienza, l'innovazione. I social hanno arricchito le conoscenze, ma hanno portato anche alla disumanizzazione di intere generazioni. La cosa più moderna non sono le tecnologie, ma l'uomo, la qualità delle relazioni umane. Quando sono le tecnologie a dettare i tempi e i contenuti della vita di un essere umano, noi siamo perduti. La cosa più moderna è l'uomo con i suoi valori".



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