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Direttore Antonio Esposito

Le ultime scoperte di Antonio Iavarone e le stoccate alla politica - "Questo è il tempo dei giovani. Siano indipendenti ed ambiziosi"
 

mer 21-12-2022 23:46 n.261, a.e.

Le ultime scoperte di Antonio Iavarone e le stoccate alla politica

"Questo è il tempo dei giovani. Siano indipendenti ed ambiziosi"


La nuova frontiera della ricerca, le ultime scoperte nella lotta ai tumori, l’amarezza per la situazione italiana e per il tramonto di un progetto immaginato nel 2005 per il Sannio. Lo scienziato Antonio Iavarone è tornato a Benevento per parlare agli studenti dell’Università Giustino Fortunato. Ha illustrato i risultati del suo recente studio, fatto con Anna Lasorella, sua moglie, sulle mutazioni molecolari e sulle cure personalizzate più adeguate. 

“Abbiamo scoperto -ha spiegato Iavarone, professore presso l’Università di Miami-  diversamente da quello che si pensava, che le alterazioni molecolari possono essere presenti già nelle cellule umane fin dalla nascita, sono mutazioni germinali che predispongono i pazienti ad ammalarsi. Non c’entrano la familiarità e l’ereditarietà. Sono rappresentate dal gene LZTR1. Dobbiamo riconoscerle per bersagliarle meglio. Abbiamo individuato gli effetti ed anche i farmaci appropriati. I primi risultati sono incoraggianti”.

Il ricercatore sannita ha denunciato la scarsa attenzione italiana per la ricerca. “C’è- ha detto- un disinteresse sistematico da parte di tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali. Mi ero esaltato qualche anno fa quando il governo Renzi propose l’Human Tecnopol a Milano. Sembrava che volessero realizzare un centro di ricerca serio, ma è andato a finire nelle solite clientele, che sono uguali da nord a sud, nelle mani delle università locali, che si sono spartite le grandi risorse finanziarie, senza alcun impatto positivo sulla popolazione". 

Per la ricerca al sud, il professor Iavarone aveva proposto il Mib (Mediterranean Institute of Biotechnology). Il progetto dell’ importante struttura che doveva nascere a Benevento fu caldeggiato dall’ex presidente della provincia, Carmine Nardone e dall'ex senatore Viespoli. Arrivarono anche i primi finanziamenti. Sarebbe stata un’occasione per attrarre i migliori scienziati del mondo ed avrebbe contribuito a ridurre i viaggi della speranza.

“Assegnammo anche dieci borse di studio -ricorda Iavarone- per formare i giovani alla Columbia University, dove lavoravo. Oggi ognuno di questi ha avuto grande successo e lavora in eccellenti centri europei. Uscì un articolo sulla Gazzetta Ufficiale, che parlava di questi ricercatori e del progetto. Sarebbero venuti qui, se fosse stato realizzato il Mib, che già veniva sbandierato sulle pagine dei giornali, tra cui “La Repubblica”, e veniva indicata come sede la zona di Piano Cappelle”. Ma tutto è naufragato per volontà politica".

“Il sistema sanitario nazionale -ha osservato Giovanni Pietro Ianniello, presidente ordine dei medici- assicura le cure migliori a tutti. Qui stiamo provando a fare la medicina di precisione, come dimostra l’attivazione della Rete Oncologica. Su questo la Regione Campania è all’avanguardia”. “Abbiamo tanti bravi medici -ha aggiunto Gioacchino Scarano del Rummo- ma sono frustrati. La guerra con la Lombardia è persa, perché lì pensano solo al privato.Quanti ragazzi laureati, competenti e preparati, sono andati fuori".

Il messaggio di Iavarone è improntato comunque all’ottimismo. “Non c’è momento migliore -ha concluso- di essere giovani. Una molla importante è la curiosità. Devono andare a formarsi nei migliori centri di ricerca. Il sistema educativo italiano ha un limite: troppe volte i giovani pensano che il loro compito principale sia quello di manifestare fedeltà ai loro capi, ai lori superiori. Sperano così di trovare una sistemazione e di avere un percorso professionale più facile. Meglio essere indipendenti e ambiziosi”.

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