Raccontare le piazze per riscoprirle e valorizzarle, per ripercorrere la storia di Benevento, attraverso fatti, epoche e personaggi salienti, per incoraggiare una riflessione sul loro assetto urbanistico, per offrire alla città una migliore e diversa prospettiva culturale, economica e turistica. Questi gli ambiziosi obiettivi che affiorano dal quadro tratteggiato nel libro “Agorà - Ombre e Storia nelle piazze di Benevento”, curato da Giovanni Liccardo ed Eusapia Tarricone e pubblicato dalla casa editrice napoletana “La Valle del Tempo”.
La ricostruzione storica dei luoghi è accompagnata da un racconto di fantasia, che integra ed arricchisce gli avvenimenti, animando il cammino tra le pietre di nuove suggestioni. I riflettori degli autori ci fanno conoscere cosa sta succedendo in Piazza Piano di Corte con gli ultimi scavi, com’è ridotta Piazza Commestibili, da tempo “luogo fantasma”, perché Piazza Roma, nonostante la nuova pavimentazione e illuminazione, non è ritornata ad essere “uno spazio condiviso”, né “luogo di socializzazione".
“Le piazze -scrivono Liccardo e Tarricone- rappresentano l’anima di un popolo, sono piccoli teatri a cielo aperto. Eppure oggi notiamo ancora una certa trascuratezza nella loro cura, anche se sono in cantiere importanti progetti di rigenerazione urbana delle nostre città. Non basta colorare un parcheggio, posizionare due panchine o prevedere qualche aiuola, per creare un luogo d’incontro. Sollecitiamo per questo gli amministratori locali a cercare una definizione più adeguata per le piazze di Benevento”.
Il viaggio urbanistico parte dal passato e si proietta nel futuro. Dal periodo romano a quello sannitico, da quello longobardo a quello pontificio, dal fascismo ai nostri tempi. Dal mercato dei Valani , i ragazzi poveri venduti ai proprietari terrieri davanti al Duomo nel giorno dell’Assunta al processo che assolse Per Paolo Pasolini nel 1972 presso il Tribunale di Benevento, dalle sfilate in camicia nera e dei balilla in Piazza Risorgimento all’approdo nell’Unesco del complesso di Santa Sofia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Le piazze parlano di persone e leggende, di fantasmi e streghe. Dal Centro Storico al Rione Libertà. “Piazza San Modesto -evidenzia Ivan Marotti- quella delle cosiddette “Palazzine”, rappresentò subito un mondo nuovo per la comunità, dove svanivano le differenze sociali. La vita si svolgeva in gran parte tra scuola elementare, negozi e chiesa, tra giochi, recite e tornei sportivi. Oggi sono cambiati i rapporti interpersonali, ma quella piazza conserva la sua grande vivacità e resterà luogo di sogni e speranze speciali”.
Il libro abbraccia dodici piazze. Gli autori, tutti brillanti e propositivi, sono: Maria Grazia Campanelli (Piazza Piano di Corte), Maria Luisa Campanelli (Piazza Arechi II), Alessia Capozzi (Piazza Orsini), Ada Cataudo (Piazza Commestibili), Amerigo Ciervo (Piazza Dogana), Erminio Fonzo (Piazza Risorgimento), Giovanni Liccardo (Piazza Castello), Ivan Marotti (Piazza San Modesto), Enza Orsini (Piazza Roma), Maria Ricca (Piazza Cardinal Pacca),Teresa Simeone (Piazza Santa Sofia),Eusapia Tarricone (Piazza Sabariani).
Dalle “ombre” delle piazze di Benevento vengono spunti interessanti per ragionamenti futuri, che aprono gli occhi su tante potenzialità inespresse. Come, ad esempio, gli affreschi di Piazza Sabariani, scoperti da alcuni anni nella chiesa di Santa Teresa. “Sono affreschi di scuola beneventana di età longobarda -rileva Tarricone- si riconoscono teste di personaggi ed una figura bendata, forse una “Dormitio Virginis”. Questa chiesa è un gioiello, che la colpevole incuria e la carenza di fondi rischiano di far perdere per sempre".
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