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Direttore Antonio Esposito

Il Conservatorio di Benevento tra danza, jazz, solidarietà e girasoli - Le musiche del batterista De Lorenzo per il figlio tetraplegico
 

ven 06-01-2023 16:32 n.265, a.e.

Il Conservatorio di Benevento tra danza, jazz, solidarietà e girasoli

Le musiche del batterista De Lorenzo per il figlio tetraplegico


L’ultimo brano si chiama “Luce nel tuo sorriso”. Conclude il lungo viaggio musicale costruito da Leonardo De Lorenzo,  intitolato “Musiche per girasoli”,  portato sul palcoscenico del Teatro Comunale di Benevento nell’ambito della rassegna “Incanto di Natale”, con la Jazzensemble del Conservatorio “Nicola Sala”. Un concerto emblematico, intenso e coinvolgente,  scritto per il figlio Francesco,  malato tetraplegico, che vive da quasi vent’anni su una sedia a rotelle, a causa di una rara forma di tumore pediatrico.

Il batterista e compositore, dopo il periodo di formazione giovanile passato a Milano, oggi abita a San Giuseppe Vesuviano ed insegna al Conservatorio di Benevento, ha pubblicato alcuni anni fa il libro “Ti presento Francesco”  sulla storia della malattia del figlio, abbinandolo ad un progetto musicale. Da allora ha deciso di dedicarsi al volontariato, creando l’associazione “L’isola dei  girasoli”. Andando a suonare per i bambini in lungodegenza degli ospedali pediatrici italiani, perché la musica è emozione e riflessione.

Il concerto al Comunale si apre con le frizzanti note del sax soprano di Giuseppe Capriello. Il ritmo prende il volo come un treno, con la batteria, suonata da De Lorenzo, col pianoforte di Antonino Armagno e col contrabbasso di Valerio Mola. Poi irrompe smagliante la tromba di Angelo Cioffi. Il secondo brano ci riporta al clima delle vacanze natalizie. La piccola orchestra esegue “Tu scendi dalle stelle”,  con grande dolcezza e avvolgente sonorità, approdando ad un finale spumeggiante, totalmente in chiave jazz.

Sulla carovana musicale salgono improvvisamente tre ballerini. Portano una scala per danzare e forse per elevarsi nell’infinito. Sono Giselle Marucci, Mirko Melandri e Giuseppe Miraglia, della Compagnia Balletto di Benevento. I due maschi, a petto nudo, accompagnano la donna nelle sue sinuose movenze, volteggiano come angeli, cercano di portarla fuori da una sorta di prigione. La strada è a due passi, è un lungo mantello, che dalla terra si dipana fino a rivestire interamente il corpo della ragazza “liberata”.

Il batterista De Lorenzo suona e dirige, un girasole tra i tamburi, coordina  con accortezza gli altri componenti del gruppo, da Capriello a Cioffi, da Armagno a Mola, da Emanuela Pepe e Sara Marra ai violini, da Guido Esposito alla viola a Mario Crisci al violoncello. Mentre sullo sfondo scorrono immagini di cielo stellato, tramonti, ghirigori fantasiosi. Il numeroso pubblico in sala e nei palchetti regala scroscianti applausi. Solo alla fine De Lorenzo presenta i musicisti, perché non ha voluto interrompere l’itinerario musicale.

L’abbinamento tra musica e danza è armonioso. L’arte apre la strada alla solidarietà. Dopo il concerto si raccolgono fondi per l’Unitalsi. Una delegata dell’associazione sale sul palco e spiega i motivi della sua presenza. L’impegno di De Lorenzo segue lo stesso sentiero. Il figlio Francesco, che oggi ha 25 anni, si ammalò nel 2003. Da allora il batterista, che ha collaborato, tra gli altri, con Pietro Condorelli, Javier Girotto, Luca Aquino, Joe Barbieri, Sarah Jane Morris, continua a suonare e ad insegnare, ma  è anche promotore di importanti campagne di sensibilizzazione sulle sofferenze dei bambini malati e disabili.



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