“Il Sannio ha bisogno di infrastrutture moderne ed efficienti. Dobbiamo utilizzare le risorse del Pnrr per cambiare il destino di marginalità del nostro territorio e per consentire ai giovani di scegliere liberamente dove vogliono lavorare e vivere. La nostra grande ricchezza è fondata sull’ambiente, la sostenibilità, l’economia verde, il patrimonio artistico-culturale e sull’agroalimentare. Se lavoriamo con intelligenza su queste cinque direttrici, possiamo costruire un futuro diverso”.
Questo il succo della lunga e intensa relazione del riconfermato segretario, Luciano Valle, che ha aperto il XIX Congresso della Cgil di Benevento, nella sala del Mulino Pacifico. Un appuntamento frutto di oltre cento assemblee, che hanno coinvolto più di 5 mila persone. Il dibattito è stato animato da ben 22 interventi, che hanno passato in rassegna le più attuali problematiche nazionali e provinciali, per individuare le linee più efficaci per avere un sindacato sempre più combattivo e vicino alla gente.
“Abbiamo sottoscritto col comune di Benevento -ha detto Valle- un Protocollo per la Legalità contro il rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti per le opere pubbliche. Questo è il tempo di unire, non di dividere. Per questo diciamo no all’Autonomia Differenziata. La nostra provincia è all’82° posto per la qualità della vita, soprattutto per due fattori: desertificazione sociale e mancanza di lavoro. Serve una politica specifica per le aree interne. La Regione Campania deve essere ente di programmazione, deve distribuire meglio le risorse, perchè è composta da cinque province, non da due”.
Sul palco del Mulino Pacifico campeggiano le parole d’ordine del congresso: Lavoro, Centralità del Territorio, Pace. L’attore Michelangelo Fetto della Compagnia Solot regala un contributo teatrale con una riflessione sulla condizione di schiavismo dei ragazzi, chiamati “Valani” , affittati ai proprietari terrieri nel primo dopoguerra, come garzoni, braccianti, stallieri, solo per pochi sacchi di grano all’anno. Lo sguardo è andato ai migranti di oggi e alle varie forme di sfruttamento di tanti che lottano per sopravvivere.
“Una volta -ha sottolineato Alessandro Delli Veneri- il sindacato difendeva e rappresentava l’operaio. Oggi dovrebbe impegnarsi per il precario, l’autonomo, il somministrato. Ma su questo siamo ancora troppo silenti. Tutti hanno dimenticato i precari. Dobbiamo fare una politica di sinistra”. Qualcuno ricorda i tempi dei disoccupati organizzati. “Perché -si domanda Mena Laudato- non avviene la stessa cosa per i precari? I giovani ci accusano di aver rovinato il pianeta. Mio nipote Giacomo, di 12 anni, mi ha detto: “Cosa avete combinato voi adulti? Mi voglio impegnare. Cosa posso fare?”.
Al congresso si è parlato di Costituzione, della lotta delle donne in Iran, di cambiamenti climatici e della costruzione di città a misura d’uomo. “A Benevento -ha osservato Angelo Bosco- si sta discutendo del Puc. La nostra città appare molto depressa. Dobbiamo prepararci per quando le infrastrutture saranno pronte. Potrebbe diventare la “Città del Belvivere”, verde, accogliente e partecipata”. Ma attenti a non sprecare risorse. “Pensate -ha denunciato Domenico Raffa- che solo per lo studio di fattibilità per la piattaforma logistica in Contrada Olivola, sono stati spesi e bruciati un milione e 200 mila euro”.
La discussione ha acceso i riflettori sulla questione dell’acqua, sulla sanità e i problemi del Pronto Soccorso al San Pio, sui trasporti e la necessità di trasferire presto la “Ferrovia Valle Caudina” allo Stato. “Siamo contro ogni forma di speculazione sull’acqua -ha ribadito Valle- diciamo no alla privatizzazione e ai vari giochetti. Questa risorsa deve rimanere in mano pubblica. Dobbiamo fermare il continuo impoverimento dell’ospedale San Pio e rilanciare quelli di Cerreto Sannita e Sant’Agata dei Goti. Il settore della forestazione, che ha perso oltre il 40 per cento degli occupati, va potenziato, perché la manutenzione serve al nostro fragile territorio, come ci ha insegnato l’alluvione di sette ani fa”.
Le vertenze che attendono la Cgil di Benevento sono tante. Il sindacato di Maurizio Landini ha dimostrato una grande vitalità, per l’analisi dei problemi e le proposte, nonché per una ritrovata armonia e compattezza. Come dimostra, del resto, la riconferma all’unanimità di tutta la segreteria, composta da Valle, da Antonella Rubbo e Giuseppe Anzalone. La seconda giornata del congresso, concluso dalla dirigente regionale Clara Lodomini, ha vissuto inoltre un bel momento emozionante, quando è arrivata in sala l’ex segretaria provinciale Rosita Galdiero, oggi impegnata a Roma nel sindacato dei metalmeccanici.
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