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I magnifici 5 finalisti del Premio Strega: da Trevi a Di Pietrantonio - Dai lager di Bruck alle case di Bajani al lago di Caminito
 

lun 14-06-2021 18:40 n.27, di Antonio Esposito

I magnifici 5 finalisti del Premio Strega: da Trevi a Di Pietrantonio

Dai lager di Bruck alle case di Bajani al lago di Caminito



La gioia e lo scioglimento dell’ansia sono espressi dalle parole felici di Giulia Caminito, mentre osserva il Teatro Romano di Benevento pieno di gente: “E’ incredibile vedervi qui”. Uno scenario emozionante e liberatorio accoglie la scelta dei cinque scrittori finalisti del Premio Strega. L’appuntamento riapre in grande stile la vita culturale della città, con un bel segnale per tutto il paese, dopo i lunghi mesi  di angosce e preoccupazioni per la pandemia. La serata è condotta da Gigi Marzullo in camicia a strisce bianche e blu.

La prima a salire sul palcoscenico è Edith Bruck, autrice del romanzo “Il pane perduto”, che  vince il Premio Strega Giovani, salutata in collegamento da Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, che ricorda Benevento per i suoi giri politici e racconta di aver letto Kundera, Dostoevskij ed Hemingway. Il premio per la migliore recensione viene assegnato al giovane studente romano Luca Rossi, che in poche righe colorite ha commento il libro di Roberto Venturini, “L’anno che a Roma fu due volte Natale”. Sul lato destro è stato allestito il tavolo della commissione presieduto, tra gli altri, da Sandro Veronesi e Stefano Petrocchi.

Su un tabellone luminoso affluiscono i voti dei vari gruppi di lettori. E’ la prima volta che la cinquina finalista viene votata davanti al pubblico di Benevento. Bastano poche ore e l’attesa si scioglie col seguente verdetto: i cinque finalisti sono Emanuele Trevi con “Due vite”, (Neri Pozza), Edith Bruck  con “Il pane perduto”, (La Nave di Teseo), Donatella Di Pietrantonio con “Borgo Sud”,(Einaudi), Giulia Caminito con  “L’acqua del lago non è mai dolce”, (Bompiani), e Andrea Bajani con “Il libro delle case”,(Feltrinelli).

Il romanzo classificatosi momentaneamente primo tratta l’importanza dell’amicizia, mentre quello di Bruck, racconta la sua esperienza di deportata nei lager di Auschwitz, Dachau e Bergen Belsen. La scrittrice novantenne di origini ungheresi approda in Italia nel 1954,dopo essere stata liberata ed attualmente vive a Roma. Il suo libro, che è già apparso nelle classifiche nei mesi scorsi, è un viaggio a ritroso nell’inferno nazista, dove morirono il padre, la madre, un fratello ed altri familiari. “Faccio rivivere quelli che ho perduto -afferma Bruck- dobbiamo insegnare e ricordare ai giovani quello che è stato, perché non accada mai più”.

Il libro della Caminito affronta il tema della violenza giovanile, lasciando intravedere un “bagliore” alla fine del tunnel, mentre “Borgo Sud”, già apparso nelle top ten qualche mese fa, parla delle vite parallele di due sorelle e dei loro disastrosi matrimoni giovanili, che l’autrice definisce “conseguenze del disamore”, parafrasando il titolo di un film di Paolo Sorrentino. Con Bajani il cammino si dipana attraverso le case che abbiamo vissuto e nel “grande marasma che spesso seminiamo”, alla ricerca di un senso e di un filo.

“La scelta di realizzare la serata della prima votazione ed elezione dei finalisti a Benevento -scrive Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci- nella splendida cornice del Teatro Romano, nasce dal desiderio della Fondazione Bellonci e di Strega Alberti di rimarcare il legame indissolubile con la città del Liquore Strega e di avvicinare i candidati all’affetto dei lettori. La votazione per la scelta dei finalisti non si è tenuta in Casa Bellonci, come da tradizione, anche se i lavori di ristrutturazione sono terminati, ma le norme anti Covid 19 ci hanno impedito di accogliere tante persone, che di solito partecipano all’appuntamento. Ci è sembrato giusto, in un anno speciale per il Premio, tenere l’incontro a Benevento”.

La soddisfazione per l’evento culturale, che tra l’altro è stato trasmesso in streaming da Rai Cultura, è stata espressa dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e dal presidente di Strega Alberti, Giuseppe D’Avino. “E’ una grandissima gioia -ha detto D’Avino- poter avere questa manifestazione nella nostra città dove operiamo da tanti anni. Sosteniamo la lettura dal 1947.Ai giovani consiglio di leggere “La chiave a stella” di Primo Levi, che vinse nel 1979. Spero di poter essere utile al territorio anche come presidente di Federvini”.

Il vincitore della LXXV edizione del Premio Strega si conoscerà il prossimo 8 luglio a Roma, nel Ninfeo di Villa Giulia. Ci piace ricordare gli altri sette scrittori, non arrivati in finale, ma che hanno presentato intense e pregevoli opere intimistiche e realistiche: Lisa Ginzburg (Cara pace),Teresa Ciabatti (Sembrava bellezza), Maria Grazia Calandrone (Splendi come vita), Daniele Petruccioli (La casa delle madri),Giulio Mozzi (Le ripetizioni), Roberto Venturini (L’anno che a Roma fu due volte Natale) e Alice Urciuolo (Adorazione).

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