Attualità     Politica     Cultura    Reportage     Opinioni    Chi siamo    Contatti    Credits     

Direttore Antonio Esposito

Lo show della Grande Danza tra Giuseppe Verdi e Nino Rota - Il felice incontro dell'Accademia di Santa Sofia con i balletti
 

dom 22-01-2023 23:02 n.271, redazione

Lo show della Grande Danza tra Giuseppe Verdi e Nino Rota

Il felice incontro dell'Accademia di Santa Sofia con i balletti


Da George Bizet a Sergej Prokofiev, da Giuseppe Verdi a Nino Rota. Nell'Auditorium Sant'Agostino di Benevento sono risuonate le note di celebri balletti, collegati a opere liriche, al cinema e al teatro. Protagonisti i musicisti dell'Accademia di Santa Sofia, che hanno portato in scena "La Grande Danza in Concerto", una serie di componimenti, adattati e trascritti per l’occasione, appositamente per un’orchestra d’archi, dai maestri Filippo Zigante e Giorgio Mellone, per renderli fruibili anche in una versione cameristica.

Una scommessa, raccolta con grande affiatamento e scioltezza da Riccardo Zamuner, Federica Tranzillo, Alina Taslavan, Alberto Marano, primi violini, da Alessia Avagliano, Alessandra Rigliari, Emanuele Procaccini, secondi violini, Francesco Solombrino, Martina Iacò alla viola, da Michele Chiapperino e Alfredo Pirone al violoncello e da Gianluigi Pennino al contrabbasso. Un'operazione vincente e coinvolgente.

Il concerto è partito con la frizzante suite tratta da l'Arlésienne (l'Arlesiana, 1872) di Georges Bizet, caratterizzata inizialmente dall’austerità del celebre tema popolare natalizio dell’Antica Marcia di Turenna o de’ Re Magi, ripresa e rivista con più modernità dallo stesso autore, e poi sfociata nelle meraviglie del suo Allegro moderato, nell’Andantino e nel celeberrimo Allegro vivo, dai toni caldi, memorabile e incalzante.

La musica diventa fascino e gioia con la perla intramontabile de Lo Schiaccianoci (1821-1892) di Pëtr Il'ič Čajkovskij, con la Danse del Mirlitons, soave e divertente; con l’incantevole Valzer dei fiori, romantico e impetuoso, che fa subito Vienna, e la memoria corre all’omaggio alla natura, poetico e sublime, del film, capolavoro d’animazione Disney, Fantasia; e infine l’esaltante Trepak, la danza cosacca che accende il pubblico.

Il ritmo sale con Coppélia (Coppélia, o La ragazza dagli occhi di smalto), altra pietra miliare, composta da Léo Delibes nel 1870, col suo Bolero raffinato e inquieto e il notissimo  "Valzer delle ore", trascinante e irresistibile, che suscita applausi a scena aperta. Si continua col delizioso Galop, incontenibile e giocoso, e con "Romeo e Giulietta" (1935-1936), balletto di Sergej Prokof'ev, ispirato alla tragedia di William Shakespeare, con la celeberrima Danza dei Cavalieri, inquietante e straniante, oscura e splendida.

La musica cambia marcia con le immortali danze dall’Aida di Giuseppe Verdi, accolte con euforia dal numeroso pubblico, che ascolta poi con rinnovata emozione le note spumeggianti di Nino Rota, tratte dal valzer del film "Il Gattopardo" (Luchino Visconti,1963), dove il grande "respiro" dell’intera orchestra si esalta e "sprigiona tutti i colori e i profumi condensati in un giardino fiorito al sole della Sicilia".

"Lo straordinario viaggio nella bellezza -scrive Monica Carbini, addetta stampa- si chiude con le musiche di Nino Rota, composte per il balletto portato in scena da Carla Fracci, ispirato a Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, che si dipanano come un "Tango partenopeo". Il bis arriva con la magica suite dell’Arlésienne di Bizet. Ma il pubblico non se ne vuole andare e gli applausi continuano a richiamare l’orchestra".

Il concerto è stato introdotto da Nicola Fontana (mai cognome fu più appropriato), docente dell'Università del Sannio, che ha parlato di “Acqua: tubi e acquedotti”, ricordandoci di non sprecare la preziosa risorsa, che già si disperde molto lungo il percorso distributivo. "Ognuno di noi -ha detto- consuma più di 100 litri d'acqua al giorno. Si potrebbe pensare ad un sistema duale, con una doppia rete, due rubinetti".


Categ Cultura, letto 747 volte
 

 
  Apri WhatsApp   Apri Tweeter