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Duelli rusticani a Palazzo Mosti sulla società "Sannio Acque" - L'ira di Perifano : "Mastella pensa di intimidirci con attacchi volgari"
 

mar 31-01-2023 23:01 n.275, a.e.

Duelli rusticani a Palazzo Mosti sulla società "Sannio Acque"

L'ira di Perifano : "Mastella pensa di intimidirci con attacchi volgari"


Il sindaco Mastella e tutta la sua squadra hanno deciso di affidare la gestione dell’acqua ad una società mista, marciando imperterriti sul sentiero tracciato dal Consiglio del Distretto Idrico Sannita. Le proposte e gli emendamenti dell’opposizione si infrangono contro un muro di gomma. Il Consiglio comunale, convocato per approvare l’adesione alla “Sannio Acque” ed il relativo Statuto, si trasforma in un campo di battaglia. Il primo cittadino e Luigi Diego Perifano, capo di Alternativa, danno vita ad un duello rusticano.

“Mi sembra di stare in un’aula di tribunale -sbotta Mastella-  e non in un organo politico. Qui stiamo adempiendo ad una norma del governo e ad un’ingiunzione del presidente della giunta regionale. Si tratta di un atto dovuto. Perché non vi siete incazzati quando la parte pubblica aveva il 37 per cento e invece lo fate oggi che ha il 55 per cento? Qualcuno ha scritto cose stravaganti, che io avrei interessi in Acea e sarà querelato. Siete crepuscolari. La gente vuole risposte. Lei, Perifano, ha votato contro i debiti della Samte, dalla quale dovrà avere 40 mila euro come consulente, e viene a fare la morale a noi”.

Lanciate le sue stoccate, il sindaco se ne va, ma Perifano lo incalza gridando: “Mastella, sei ridicolo, vai,  perché non sei in condizioni di reggere il confronto. Questo signore pensa di intimidirci con insinuazioni volgari e cretine, ma ha sbagliato indirizzo". Il siparietto burrascoso aveva avuto già diverse avvisaglie con l’intervento del vicesindaco. “L’opposizione -ha detto Francesco De Pierro- si attacca a questioni formali, con chiaro scopo strumentale e dilatorio”. L’accusa rimbalza nelle parole di tutti i consiglieri di maggioranza, che ritengono pretestuose le puntualizzazioni dell’opposizione sulle regole.

Dai banchi della minoranza parte un fuoco di fila contro il percorso seguito dall’amministrazione comunale. I consiglieri Rosetta De Stasio, Giovanni De Lorenzo, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, parlano di forzature, improvvisazione, di documenti carenti e giunti in ritardo, e chiedono un rinvio della seduta per consentire un approfondimento della questione. L’assessore Mario Pasquariello cerca di tranquillizzare gli animi, rilanciando la necessità di procedere, per evitare il commissariamento.

“Stiamo decidendo -osserva Angelo Moretti- su un tema che disegnerà il futuro dell’acqua nella nostra provincia per i prossimi trent’anni. Perché tanta fretta? Manca un piano industriale. Potevamo sfruttare meglio le risorse del Pnrr. Fermiamo le macchine. Apriamo un dibattito democratico. Dov’è l’orgoglio sannita? Non siamo qui per fare i compitini. Non facciamoci spaventare da finti diktat”. “Il presidente De Luca -aggiunge Megna- non ha mai scritto che saremmo stati commissariati per la mancata adesione alla società mista, che, così com’è, assegna troppo potere al privato con l’amministratore delegato”.

Le osservazioni e le riflessioni dell’opposizione non aprono spiragli nella maggioranza. Da quando il Distretto Idrico ha approvato la formula della società mista sono passati quattro mesi. C’era il tempo per una discussione aperta per coinvolgere il territorio, ma non si è voluta fare.Contro “Sannio Acque”, intanto, sale la protesta di comitati, movimenti civici e alcuni sindaci sanniti. “Altre realtà -ricorda Perifano- hanno scelto gestioni totalmente pubbliche, come la regione Molise e la provincia di Caserta. Non siamo marziani, né c’è Annibale alle porte. Non c’è alcun consorzio obbligatorio. Il passo di oggi è molto grave”.



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