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Il flauto di Griminelli risplende con Ennio Morricone e Nino Rota - "I musicisti dell'Accademia sono bravi perchè ci mettono il cuore"
 

dom 12-03-2023 16:13 n.293, a.e.

Il flauto di Griminelli risplende con Ennio Morricone e Nino Rota

"I musicisti dell'Accademia sono bravi perchè ci mettono il cuore"


L’atmosfera è riscaldata da un concerto per archi, con le musiche di Nino Rota, con un ritmo che va dall’allegro all'andante all'allegrissimo. Poi arriva Andrea Griminelli, considerato uno dei più grandi flautisti al mondo. Saluta, ringrazia e presenta il programma. “Questo è l’ultimo concerto -afferma l’artista- di un lungo tour. Sono rimasto impressionato da questi ragazzi dell’Accademia di Santa Sofia. Il merito è di Vittorio Iollo, che ha creato una delle più grandi orchestre da camera d’Italia. Ho suonato con tante di queste. Questi musicisti si distinguono per duttilità, elasticità, per il cuore che ci mettono”.

Il flautista Griminelli è un’altra chicca della stagione concertistica dell’Accademia di Santa Sofia. La sua fulgida carriera lo ha portato in tutto il mondo, da New York a Mosca , da Berlino a Londra. Ha collaborato, tra gli altri, con Pavarotti e Sting. Il suo suono limpido e raffinato affascina il numeroso pubblico dell’Auditorium Sant’Agostino. Il tema della serata è: “La Grande Musica e il Grande Schermo”. Si comincia con una suite dedicata di Nino Rota, scandita da “Romeo e Giulietta” (Ai giochi addio), “Otto e Mezzo” e “Il Padrino”.

Dai film di Franco Zeffirelli, Federico Fellini e Francis Ford Coppola a quelli di Sergio Leone e Giuseppe Tornatore, in un crescendo di emozioni, suggellato dalle colonne sonore della "famiglia Morricone", che fanno parte della storia del cinema. Con le indimenticabili musiche di "Mission", "C'era una volta in America", "Nuovo Cinema Paradiso", "C'era una volta il West", "Il buono, il brutto e il cattivo", che Griminelli suona con estro e maestria.

Il flauto si armonizza alla perfezione con l'Orchestra dell'Accademia, rappresentata da  Riccardo Zamuner, Federica Tranzillo, Alina Taslavan, Bianca Agosti, primi violini, da Emanuele Procaccini, Alessandra Rigliari, Francesco Norelli, secondi violini, da Francesco Solombrino e Martina Iacò alla viola,  Michele Chiapperino e Alfredo Pirone al violoncello, da Gianluigi Pennino al contrabbasso.

"Il maestro Griminelli -scrive Monica Carbini, addetta stampa-  è un ospite veramente speciale per l’Orchestra di Santa Sofia, con la quale ha effettuato una brillantissima e stimolante tournee,  che si conclude stasera e che li ha visti esibirsi insieme con straordinario successo, nei teatri e nelle sale di tutta Italia, dalla Sicilia al Friuli. Nel Castello di Udine è stato registrato un video destinato all'Istituto di Cultura italiana in Giappone".

Nel suo percorso musicale, l'artista, originario di Correggio, ha incontrato spesso Ennio Morricone. "Ho suonato diverse volte -ricorda Griminelli- col figlio Andrea la musica di Nuovo Cinema Paradiso, di cui prediligeva l'esecuzione per flauto ed archi. Conobbi Ennio in occasione della colonna sonara del film di Mauro Bolognini, "Per antiche scale", quando mi propose di accompagnarmi al pianoforte. Da allora mi si aprì un mondo" .

Il concerto si conclude con una carrellata di perle: un medley, composto da "Giù la testa" , brano conosciuto anche come “Scion Scion”, da "Cockeye’s song", tratto ancora da "C’era una volta in America" e da "Il buono, il brutto e il cattivo", la Ciarda di Vittorio Monti, il "Volo del Calabrone" di Rimskij-Korsakov, eseguito "dall'inizio alla fine, in un minuto, senza respirare", e il Valzer di Verdi, ripreso da Rota  per il Gattopardo di Luchino Visconti.

Prima della musica, il docente Unisannio, Pierpaolo Forte, ha tenuto una breve dissertazione sul valore e il significato dell'arte nel tempo, rimarcando, col filosofo Parmenide, che "l'arte è sempre contemporanea", come ogni essere umano."Nella grande creatività -ha sottolineato- non c'è solo il passato, la memoria, ma anche il presente, perchè ci spinge a pensare al futuro e ad una buona politica culturale".



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