| 
A Kiev non si aspettavano l’aggressione russa. Quando è arrivata, l’ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo , ha dovuto organizzare i convogli umanitari per mettere in salvo i duemila italiani residenti sul posto. “Sono stati 15 mesi molto intensi. Ho vissuto il momento più difficile della mia carriera, ma anche il più stimolante sul piano professionale, perché vivi la storia. Questa è una guerra cruenta e fratricida. Qui in Italia sembra una realtà lontana. Apprezzo lo straordinario coraggio degli ucraini”.
La cerimonia a Palazzo Paolo V è solenne. Il sindaco Clemente Mastella e l’intero consiglio comunale lo omaggiano con la cittadinanza onoraria. Partono gli inni nazionali. “Il primo mese -continua Zazo- è stato scioccante. Sono onorato ed emozionato per questo riconoscimento, che mi da la mia città natale. Dove io venivo da bambino e mio zio Alfredo mi portava al Museo del Sannio e al Teatro Romano. Ho girato il mondo, ma non dimentico le mie radici, anche se ho sempre vissuto a Roma”.
Prima di arrivare in Ucraina, l’ambasciatore è stato in Australia, dal 2013 al 2018. “In quella terra - ricorda- ho stretto rapporti di amicizia con tanti italiani e sanniti, tanti emigranti che decisero di costruire il loro futuro in quel grande paese. Quando giunsi ad Adelaide, non volevano credere ai loro occhi nel vedere un loro conterraneo occupare un ruolo così importante. Con la pergamena che mi consegnate oggi, rafforzo le mie origini sannite. Benevento ha uno straordinario patrimonio storico-culturale”.
“L’ambasciatore Zazo -ha sottolineato il sindaco- si è stagliato nel paesaggio internazionale per capacità di mediazione e grande mitezza. Non si è mai spostato da Kiev, nonostante i momenti di broncio sotto le bombe che iniziavano ad arrivare nella capitale dell’Ucraina”. “Ha dimostrato -aggiunge Nino Lombardi, presidente della provincia- l’attaccamento ai più alti valori morali e civili”. Il movimento pacifista di Civico 22 riconosce il lui un testimone di pace, per la sua vicinanza alle azioni umanitarie.
Quando finirà la guerra in Ucraina? L’ambasciatore Zazo metterà ancora in campo la sua diplomazia, per quanto possibile. Solo un tavolo internazionale, potrebbe portare ad uno sbocco risolutivo. Gli esiti non possono dipendere solo dalle armi. La resistenza ucraina è stata inaspettata. “L’aggressione alla capitale -osserva Zazo- mirava ad avere un black out totale, che, però, non c’è stato. Questo è un altro fallimento della Russia di Putin”.
|
