Dall'allegretto all'andante con moto, dall'allegro con spirito al rondò. Dall'allegro vivace a quello grazioso, dall'adagio al minuetto. Il Quintetto di fiati dei “Berliner Philharmoniker” ha sfoggiato le sue doti ammalianti, spaziando dalle musiche di Franz Danzi e Paul Hindemith a quelle di Josef Haydn e di Jaques Ibert, offrendo uno spicchio corposo e succulento dell’Orchestra Sinfonica, annoverata tra le più famose e prestigiose al mondo.
La grande musica classica ha preso il volo nell'Auditorium Sant'Agostino di Benevento, colorando di raffinatezza ed eleganza la Stagione Concertistica 2023, proposta da Accademia di Santa Sofia, in collaborazione con Unisannio e il Conservatorio. Il pubblico, ancora una volta numeroso, ha potuto ammirare il flauto di Yasuko Fuchs, l'Oboe di Dominik Wollenweber, il fagotto di Barbara Kehrig, il corno di Laszlo Gal, il clarinetto di Lorenzo Dainelli, un giovane promettente, che già si è fatto apprezzare.
"Il programma della serata -scrive Monica Carbini, addetta stampa- ha proposto composizioni di grande freschezza e impatto, selezionate dal repertorio di somme eminenze della storia della musica mondiale oltre che di fulgidi rappresentanti della cultura musicale europea. Da Franz Danzi (1763-1826) a Paul Hindemith (1895-1963), da Jaques Ibert(1890-1962) a Josef Haydn (1732-1809), fino ad August Klughardt (1847-1902).Un concerto di straordinaria modernità, tra il romanticismo e il jazz, riccamente evocativo di mirabili immagini naturali e richiami pastorali beethoveniani".
I musicisti, bravissimi per precisione ed intesa, regalano alla platea entusiasta un bis dai “Trois Pieces Breves”, dimostrando una professionalità impeccabile. Perchè, quando un lavoro è fatto con passione, produce frutti preziosi ."Quando si lavora in condizioni precarie e insicure- ha osservato Gaetano Natullo,docente Unisannio- dietro l'angolo può esserci l'alienazione. Lavorare è necessario per essere liberi, ma non si possono calpestare i diritti".
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