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Direttore Antonio Esposito

La Festa della Repubblica per la pace e una nuova Europa - "Uniamoci per il Sannio valorizzando le nostre ricchezze"
 

ven 02-06-2023 23:19 n.326, a.e.

La Festa della Repubblica per la pace e una nuova Europa

"Uniamoci per il Sannio valorizzando le nostre ricchezze"


Le celebrazioni per i 77 anni della Repubblica Italiana si sono aperte con la lettura del messaggio del presidente Sergio Mattarella. Il Prefetto di Benevento Carlo Torlontano ha scandito le sue parole, che sottolineano l’esigenza di essere vicini alla fasce più deboli,  invitano al dialogo e all’ascolto, condannano ogni forma di sfruttamento, ringraziano tutti coloro che si impegnano per aiutare chi è in difficoltà. Nella provincia di Benevento sono tuttora ospitati 700 ucraini.

Quando le autorità si sono recate a portare una corona d'alloro al Monumento ai Caduti, la Simphonic Band del Conservatorio ha eseguito l’Inno di Mameli e La Canzone del Piave. Il tricolore ha fatto la sua apparizione in piazza Castello, portato da quattro ragazze dell’Istituto comprensivo di Sant’Angelo a Sasso. La manifestazione, un po’ più partecipata di altri anni, è stata anche l’occasione per riflettere sui problemi aperti, dalla guerra in Ucraina alle questioni economiche, dal ruolo dell’Europa alle prospettive dei giovani.

“Per venire incontro ai comuni -ha detto il prefetto- abbiamo tenuto numerosi incontri per formare il personale adeguato per i progetti del Pnrr, per consentire ad essi una rendicontazione precisa”. “Tutte le istituzioni -ha aggiunto Nino Lombardi, presidente della provincia- devono lavorare per realizzare un percorso di crescita del Sannio. Abbiamo tante potenzialità e ricchezze. Se non cresce il Sud non cresce l’Italia. Ci preoccupano il progetto legislativo di Autonomia delle Regioni e il dimensionamento scolastico”.

L’Europa, che è stata promotrice del Piano di Ripresa e Resilienza, dovrebbe far sentire di più la sua voce per porre fine alla guerra in Ucraina. “La preoccupazione per il conflitto -ha evidenziato Clemente Mastella, sindaco di Benevento- si rifrange anche da noi. Ma non vedo cenni ed accenni per una conclusione positiva. La nostra festa della Repubblica è un po’ semiconosciuta, a differenza del 4 luglio negli Stati Uniti. Andrebbe rilanciata rispetto alla festa della Liberazione del 25 aprile”.

La vittoria della Repubblica con circa 12 milioni di voti nel 1946 fu comunque il frutto di un referendum, che vide schierati a favore della Monarchia ben 10 milioni di cittadini. Una divisione che col tempo è stata superata, perché è prevalso il valore dell’unità nazionale. Ma senza la Resistenza e la lotta antifascista e partigiana, coma ha rilevato di recente anche Mattarella, non ci sarebbe stata neanche la Repubblica. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati diversi riconoscimenti al merito.

La Simphonic Band, diretta da Vincenzo D'Arcangelo, ha suonato l’Inno alla Gioia di Beethoven e di nuovo il “Canto degli Italiani”, mentre un grande striscione tricolore veniva srotolato sulla facciata del Palazzo del Governo dai Vigili del Fuoco, tra applausi, video e fotografie. “La nostra Costituzione -ha ricordato Aldo Policastro, procuratore della Repubblica, intervistato da Anteprima 24- è bellissima e avanzatissima. I suoi capisaldi sono i diritti, la libertà, la solidarietà, la giustizia e l’uguaglianza. Ma oggi vedo che alcuni di essi vengono posti un po’ in ombra e questo ci lascia perplessi e preoccupati”.





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