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L'anima di Napoli e le "pillole della felicità" di Joe Barbieri - Il cantautore: "Al Teatro Romano ho realizzato un sogno"
 

sab 01-07-2023 17:26 n.341, a.e.

L'anima di Napoli e le "pillole della felicità" di Joe Barbieri

Il cantautore: "Al Teatro Romano ho realizzato un sogno"


“Venni qui nel Teatro Romano da turista diversi anni fa. Oggi si realizza il mio sogno di suonare qui, nel posto più chic di Benevento. Cominciai trent’anni fa, quando, appena finita la scuola superiore, mi scoprì Pino Daniele. Grazie a Michele Solipano, direttore di Sannio Music Fest, mio amico e sognatore, se stasera, posso raccontare il mio viaggio musicale. Mia moglie è beneventana e potete capire la grande emozione che provo. Dedico il concerto alla mia famiglia, compreso mio suocero da poco scomparso”.

Una presentazione quasi intimistica, quella del cantautore napoletano Joe Barbieri, che, dopo aver ripercorso le tappe principali della sua carriera, si è subito immerso nei suoi testi storici, cominciando con “Leggera” del 2004, passando per “Lacrime di coccodrillo”, “Retrospettiva futura” e “Una stanca indifferenza”, invitando il pubblico a cantare e a battere le mani. Non è mancato un tributo al tango con “Le milonghe del sabato”, per confessare che “cigola la mia vena romantica”.

Il segno caratteristico delle sue canzoni è il sentimento. Le atmosfere sono quelle dei vicoli di Napoli con i panni stesi, degli amori sognati e perduti. L’artista sembra voler distribuire “pillole di felicità”, coi suoi ritmi jazz e melodici, coi suoi ritornelli leggeri, perché la vita è una “Meravilhosa Avventura” e va vissuta fino all’ultima goccia. Con lui e la sua chitarra un trio d’eccezione, composto da Pietro Lussu al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Bruno Marcozzi alla batteria.

Quando ha cantato “Vedi Napoli e poi canta”, il pensiero è andato subito allo scudetto vinto dalla squadra partenopea, ascoltando in particolare i versi dove dice: “la mia fede è una sola nell’azzurro di quest’anima che vola”. Il concerto è stato impreziosito dalle incursioni di Nick the Nightfly, Fabrizio Bosso e Ghemon, il cantante irpino, che ha ricordato di essere fin da ragazzo un fan di Barbieri e di avere in comune con lui il “linguaggio interiore”. Con i suoi ospiti, il cantautore ha eseguito “Cosmonauta d’appartamento”.

“Dopo i primi dieci anni -ha raccontato l’artista- ho intrapreso una strada da musicista indipendente, cercando di essere sempre me stesso. Ho incontrato tanti amici sinceri, che mi hanno incoraggiato”. Per la sua bravura ed originalità ha collaborato con tanti cantanti, tra cui Carmen Consoli, Tosca e Sergio Cammariere. Nella scaletta ha inserito anche le due versioni di “Felicità”, quella di Lucio Dalla e quella di Al Bano, eseguite in chiave jazz, rendendo il concerto più coinvolgente e  romantico.

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