Trionfo della fantasia e dell’immaginazione, ma anche omaggio ai sentimenti più genuini. Soprattutto all’amicizia e alla solidarietà. Questa la prima sensazione che si prova leggendo le sintesi delle storie narrate nei libri finalisti del “Premio Strega Ragazze e Ragazzi”, presentati per la prima volta a Benevento in un Teatro Comunale gremito dagli studenti della scuola elementare e media, che hanno seguito con grande curiosità Alessandro Barbaglia e Nadia Terranova, che hanno svelato gli scrittori selezionati.
Tra palco e platea si è sviluppato un intenso dialogo, colorato da una carrellata di domande e da puntuali e sincere osservazioni sui testi. Nella seconda parte è partita un’autentica intervista, fatta dai ragazzi ai due presentatori Barbaglia e Terranova, vincitori delle due precedenti edizioni del Premio, l’uno con “Scacco matto tra le stelle” (Edizione 2021), e l’altra con “Il segreto” (Edizione 2022), scritto con Mara Cerri. La lettura delle opere approdate alla finale è stata accolta da fragorosi applausi.
Questi i libri finalisti per le tre categorie 6+, 8+ e 11+ nel seguente ordine: Matthew Cordell (Ugo e Poppy. Così diversi, così vicini), Claire Lebourg (Le vacanze di Bris), Silvia Vecchini (Jole); Nicola Cinquetti (L’estate balena), Ines Garland (Lilo),Tiziana Roversi (Fate la Pace! San Francesco in Piazza Maggiore), Anna Taraska (Storia di punto ed errore); Rachelle Delaney (Le stelle secondo Clara), Dan Gemeinhart (L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise), Eirlys Hunter (La gara dei cartografi).
Il Premio Strega Ragazze e Ragazzi è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti, è giunto alla ottava edizione ed ha l’obiettivo di incentivare la passione per la lettura come strumento formativo. Quest’anno ha visto la partecipazione di 259 scuole dall’Italia e dall’estero. “Sono molto emozionata -ha detto l’assessore alla cultura Antonella Tartaglia Polcini- di accogliervi, piccoli cittadini e piccole cittadine, nel cuore del Patrimonio Unesco. La lettura è uno straordinario strumento di crescita”.
Quando è arrivato il momento di dare la parola ai ragazzi il clima si è subito vivacizzato. L’incertezza iniziale è presto svanita. Sofia ha apprezzato le avventure di Coyote Sunrise, il suo rapporto sincero col padre e ne consiglia la lettura anche agli adulti. Qualcuno, come Leonardo, ha trovato un po’ lenta la vicenda dei cartografi. Altri, come Daria e Melania, Francesca e Greta, Emy e Simone, hanno messo in risalto i pregi dei libri, senza risparmiare qualche critica, come dei veri esperti del campo letterario.
Poi sono fioccate le domande ai due scrittori. Perché avete scritto i libri con i quali avete vinto? Dopo il Premio la vostra vita è cambiata? Non avete paura che un vostro libro non abbia successo? Quanto tempo impiegate per un romanzo? “Quando racconto una storia -ha risposto Barbaglia- devo crederci prima io. Spesso scrivo la mattina appena sveglio, abbastanza addormentato. Basta imboccare la strada giusta. Con la vittoria dello Strega la mia vita di piccolo scrittore è completamente cambiata”.
“Quando inizio a scrivere -ha aggiunto Terranova- sono sicura che voglio stare dentro quella storia. Ma non so il perché. Per “Il segreto” ero bambina e già pensavo a quel libro, l’avevo in testa da trent’anni. Se penso al successo sono terrorizzata. Se trovo già un lettore il libro può sopravvivere. Io sto coi miei personaggi per molto tempo. Comunque è bello vedere il tuo libro che se ne va da solo tra le mani della gente. Tutto quello che succede nella vita ci cambia, a maggior ragione un giorno di felicità”.
Il vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi sarà proclamato il prossimo 7 dicembre a Roma. Si può votare fino al 24 novembre. Il sindaco Mastella ha portato un saluto e ha rilanciato la candidatura di Benevento a “Capitale del libro”. Un grande grazie è andato all’Istituto Alberghiero e alle scuole presenti: Pascoli, Vanvitelli, Montesarchio, Amorosi, Settembrini, Moscati e Torre. “Ragazzi -ha concluso Barbaglia-vi saluto abbracciandovi tutti con le parole di “Promemoria” di Gianni Rodari. Costruite la pace”.
“Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, La Guerra”.
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