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Ballando e viaggiando col valzer e la tarantella, da Parigi a Napoli - Fantasmagorico concerto dell'Orchestra dell'Accademia
 

dom 14-01-2024 15:27 n.405, a.e.

Ballando e viaggiando col valzer e la tarantella, da Parigi a Napoli

Fantasmagorico concerto dell'Orchestra dell'Accademia


Un concerto di musiche per ballare, firmate da alcuni dei più illustri compositori, veleggiando nel tempo e nello spazio, dalla Romania alla Sicilia, dall’Austria alla Russia, da Parigi a Napoli, dal valzer alla tarantella. Artefice magico di questa fantasmagoria  briosa e struggente l’Orchestra dell’Accademia di Santa Sofia, che nel Teatro Comunale di Benevento ha dato vita a “Fuochi d’artificio”, appuntamento rientrante nella stagione artistica organizzata insieme al Conservatorio e all’Università del Sannio.

Una dimostrazione plastica della creatività umana. Altro che Intelligenza Artificiale. Come ha cercato di spiegare nella sua breve prolusione il docente universitario Eugenio Zimeo, parlando dell’invadenza dell’informatica nel quotidiano. “Riscopriamo -ha detto il professore- l’importanza delle relazioni umane. Dialogare col computer non è come il rapporto con le persone. Ci stiamo preoccupando più dell’Intelligenza Artificiale che della guerra. Lasciamo alle macchine il compito di aiutarci e non di governarci”.

La musica, invece, può portarci nelle praterie dell’armonia, cullandoci tra ritmi allegri e note scintillanti. Facendoci viaggiare con l’immaginazione tra le storie di personaggi famosi. Come ha fatto l’Orchestra dell’Accademia di Santa Sofia, partita con la suite di Coppelia di Leo Delibes, le Danze Rumene di Bela Bartok, l’Arlesienne di Georges Bizet e il "Perpetuum Mobile" di Johann Strauss junior. Un’immersione nella vitalità popolare, nell’energia coinvolgente delle farandole, nella coralità delle orchestre di campagna.

Il concerto vola verso il sublime con un brano di Nino Rota, inserito nel film “Il Gattopardo”, con il Valzer dei Fiori e Trepak, tratti  da “Lo Schiaccianoci” di Cajkovskij, con la Danza dei Cavalieri di Sergej Propkoviev ,da “Romeo e Giulietta” e la Danza delle Spade di Chacaturian. Spiccano l’estro e la bravura di Riccardo Zamuner, Elena Emelianova, Emanuele Procaccini e Lorenza Maio (Primi Violini), di Federica Tranzillo, Alessandra Rigliari e Alberto Marano (Secondi Violini ), di Francesco Solombrino e Martina Iacò alla viola, di Danilo Squitieri e Alfredo Pirone al violoncello, di Gianluigi Pennino al Contrabbasso.  

"L'orchestra -evidenzia Monica Carbini, addetto stampa- ha fatto una scelta musicale piacevole e raffinata,  ricreando molto più che un'atmosfera da gran ballo a palazzo, ha saputo scaldare i cuori e gli animi degli spettatori, proponendo alcune tra le musiche più iconiche e memorabili, composte per alcuni dei balletti più amati della storia, per il teatro, l’opera o per il cinema". Chiusura spumeggiante con il gran “Ballo Excelsior”  di Romualdo Marenco, e la “Tarantella” di Gioachino Rossini, dolce omaggio a Napoli, che accompagna questi versi: "Già la luna è in mezzo al mare, mamma mia si salterà, l'ora è bella per danzare, chi è in amor non mancherà".

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