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Direttore Antonio Esposito

Dall'Orchestra del Conservatorio un inno all'Amore e alla Pace - Sessanta musicisti in campo per Verdi, Brahms e Schubert
 

dom 18-02-2024 17:08 n.421, a.e.

Dall'Orchestra del Conservatorio un inno all'Amore e alla Pace

Sessanta musicisti in campo per Verdi, Brahms e Schubert


Passioni contrastate, desiderio di pace, tradizioni popolari. Canti, balli, inni e perfino preghiere. Questi gli ingredienti del concerto intitolato “Amore in Musica”, offerto dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Benevento “Nicola Sala” nell’Auditorium di San Vittorino, alla sua prima uscita pubblica di questo nuovo anno accademico. Una cavalcata fantasiosa e scintillante tra grandi autori, che ha visto protagonisti sessanta musicisti diretti con padronanza e stile dal maestro Maurizio Petrolo.

La sinfonia di partenza, “Il matrimonio segreto”, porta la firma di Domenico Cimarosa. L’orchestra ricrea brillantemente le atmosfere dell’opera buffa del settecento. La vivacità esecutiva si esalta con “Plink, Pliank, Plunk! del compositore americano Leroy Anderson, dove spiccano le corde pizzicate degli archi. Il virtuosismo del violoncello trova il suo giusto spazio espressivo con “Le Cygne”,  tratto da “Le carnaval des animaux” di Sant Saens, che diffonde un’onda avvolgente e leggera.

“Vogliamo celebrare -osserva il direttore Giuseppe Ilario- l’amore sotto i tutti i punti di vista, dalle storie più tormentate a quelle più spensierate e gioiose. Con l’Orchestra Sinfonica saremo presenti in molte altre manifestazioni ed in particolare nella “Festa Europea della Musica”. Il concerto si accende con la “Danza ungherese n.6” di Brahms, che mescola ritmi e melodie popolari, che rappresentano la tradizione del folclore zigano e nello stesso tempo il desiderio di vivere con intensità.

Arriva il momento dell’amore contrastato e dolente di Eleonora per Alvaro, raccontato da Giuseppe Verdi ne “La Forza del destino”. Il soprano Teresa Montaquila,  canta con dolcezza e potenza, “Pace mio Dio”. I violini trionfano con la sinfonia n. 8 di Schubert, denominata “Incompiuta”, mentre la tromba e i tamburi sfoggiano tutta la loro irruenza con l’ouverture di “Leicht Kavalerie” di Von suppè, che tratta un argomento militaresco e sentimentale. Parte una veloce sequenza di ritmi di danza, marcia e battaglia.

La chiusura è affidata alle colonne sonore di alcuni celebri film. Da “Pirates of the Carribean” di Badelt alla “Marcia Imperiale” di Star Wars di Williams. L’orchestra si mobilita  a tutto spiano, ricostruendo con armonia e forza grandi galoppate musicali, spumeggianti sonorità , tra gli applausi scroscianti del pubblico, che reclama un bis. Sul palcoscenico ritorna Teresa Montaquila con “Pace mio Dio”, invocando un sentimento quanto mai necessario in questi tempi difficili.

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