Il pianista comincia a suonare muovendo con delicatezza le dita sui tasti, seguono rintocchi danzanti, sempre più forti e frenetici. L’orchestra risponde con suoni festosi e ritmi incalzanti, come in una sorta di dialogo e “duello”. Con questa armonica intesa prende corpo il concerto denominato “L’Imperatore” di Ludwig van Beethoven. Sul palcoscenico del Teatro Comunale sono all’opera il pianista Filippo Gorini e l’Orchestra Filarmonica di Benevento, diretta dal maestro Michele Gamba.
La musica sale e scende, ondeggia e sussurra, scatta ed avvolge. Nelle mani di Gorini il pianoforte sembra cantare e parlare. L’orchestra lo accompagna con prontezza e sensibilità. Il pubblico segue con attenzione ed apprezza il talento del pianista, che si è fatto conoscere in tante sale europee, da Amsterdam a Berlino, da Vienna a Londra, da Salisburgo a Milano. Il brano che suona si chiama Concerto n. 5 per pianoforte ed orchestra in mi bemolle maggiore op,73. “Imperatore”.
Gli applausi della gente lo richiamano sul palco e Gorini regala un pezzo dolce e cantabile di Schumann ed un capriccio di Brahms. La seconda parte porta sempre il segno di Beethoven. L’Orchestra Filarmonica di Benevento e il direttore Gamba si cimentano con la Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore,op.55, “Eroica”. La musica parte già in modo spigliato, tra frequenti stoccate di violini. Lo slancio diventa sempre più vorticoso. Poi rallenta e riprende con passo leggero. La conclusione è briosa e scintillante.
L’Eroica è una delle sinfonie più famose di Beethoven, ma non è di facile esecuzione. “A Benevento-sottolinea Gamba, che ha diretto tante orchestre da Londra a New York- ho trovato giovani musicisti preparati, che s’impegnano con grande serietà. Il brano che abbiamo suonato è difficile e complesso. L’Orchestra Filarmonica ha dimostrato passione e cura. Questa ensemble beneventana è una meraviglia, un fiore all’occhiello del territorio, una grande risorsa per tutti i musicisti e per l’Italia ”.
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