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Direttore Antonio Esposito

I riflettori del Teatro Mulino Pacifico sull'acqua e sul pane - Fetto: "Operiamo in una realtà difficile e arida. Stateci vicini"
 

gio 22-02-2024 17:21 n.423, a.e.

I riflettori del Teatro Mulino Pacifico sull'acqua e sul pane

Fetto: "Operiamo in una realtà difficile e arida. Stateci vicini"


Gli occhi del teatro sull’acqua, il pane, l’ambiente in cui viviamo. Con spettacoli, laboratori, video, cartoon, convegni. Una carrellata di attività che confluiscono nel progetto “Mulino Pacifico”, proposto dalla Solot, Compagnia Stabile di Benevento, e cofinanziato dal Ministero della Cultura, nell’ambito della misura dedicata alla “Transizione ecologica degli organismi culturali e creativi”. Per sensibilizzare bambini ed adulti  sull’uso consapevole delle risorse naturali, sulla relazione tra cibo e salute, sul risparmio energetico.

Un “cartellone” vario ed intrigante che la Solot porterà avanti presso il “Nuovo Teatro Mulino Pacifico” in collaborazione con alcune importanti associazioni ambientaliste, come il WWF Sannio e Acqua Bene Comune. Non mancherà il supporto della Lipu, soprattutto per la conoscenza della flora e della fauna dei fiumi. Il progetto è l’approdo di un percorso, che comincia con “Il Mulino dei Piccoli”, un’iniziativa creata per coinvolgere i bambini, alla ricoperta di alcune delle più belle fiabe del mondo.

La performance principale sarà “La Guerra dell’Acqua”, che sarà rappresentata il 22 marzo prossimo, a cura della stessa Solot, dopo aver girato per dieci giorni nelle scuole di Benevento. “Mentre stiamo parlando -ha osservato Michelangelo Fetto- c’è chi sta morendo di fame e di sete. Il tema è stato denunciato anche dal Papa. Come Italia siamo sesti al mondo per disponibilità di risorse idriche e secondi per consumo di acqua minerale. Parleremo anche dei problemi venuti a galla in Campania e nella nostra città”.

Per arricchire la riflessione, il 19 marzo, ci sarà padre Alex Zanotelli. Si sta lavorando per avere anche qualche esponente illustre del giornalismo, come Domenico Iannacone. “Il nome del nostro teatro -ha aggiunto Antonio Intorcia- contiene già in sé un significato ecologico. C’è un sapore di grano e di pace. Come struttura siamo già dentro l’eco sostenibilità e la transizione ecologica. Continueremo a ristrutturarla. Il nostro sogno è quello di raggiungere l’autonomia energetica”.

Il viaggio nell’ecologia continuerà a luglio e settembre. Il progetto si avvale di un cofinanziamento di circa 70 mila euro. “Produrremo tre cortometraggi- fa sapere Celeste Mervoglino- e come Solot ci sarà una nuova proposta teatrale. Tra i tanti spettacoli ospiteremo “La Masa Madre”, che racconta la storia di un fornaio argentino, El Panaredo,  che vorrebbe dare da mangiare a tutti e lavora con la pasta madre. Per lui la vera rivoluzione sta nel pane e nell’amore, contro il profitto e il biocidio”.

L’apertura del Mulino Pacifico a tematiche sociali viene da lontano. “Prima -conclude Fetto-c’erano solo le sedie. Oggi c’è un piccolo teatro che appartiene alla comunità. Per aiutarci c’è l’Art Bonus, che consente un totale sgravio fiscale. Fino ad ora  lo hanno sfruttato il “Consorzio Sale della Terra” e un'altra azienda”. I bandi che vinciamo sono ministeriali e noi al ministero amici non ne abbiamo. Abbiamo realizzato progetti col carcere, “Libraria”, “Cum grano salis”, finanziato con 250 mila euro, che ha dato lavoro a 20 persone. Questa realtà va incoraggiata. Ci sono sessanta famiglie che ci affidano i loro figli. Operiamo in una città deprivata, difficile, arida. Stateci vicini”.

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