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Sulle tracce del Tempio di Iside e del granito rosso di Assuan - Mario Collarile:"La Dea Egizia, Maga e Strega di Benevento"
 

gio 07-03-2024 18:58 n.429, a.e.

Sulle tracce del Tempio di Iside e del granito rosso di Assuan

Mario Collarile:"La Dea Egizia, Maga e Strega di Benevento"


Dai Sanniti ai Romani ai Longobardi. La ricca storia di Benevento abbraccia tante epoche rilevanti ed anche tanti misteri. Per farci conoscere meglio i retroscena di una delle presenze più affascinanti e suggestive della città, il dinamico studioso Mario Collarile ha scritto il libro “Iside Signora di Benevento”. Un manuale importante per una ricognizione dettagliata delle tracce della magica dea egizia, per la individuazione del famoso tempio a lei dedicato, per offrire un’altra carta da giocare per il turismo.

“Benevento è ancora sconosciuta -osserva Collarile- anche se sono stati fatti molti passi avanti. Bisogna divulgare meglio la sua storia, scrivere di più, per far riscoprire  le sue tante bellezze nascoste. Questo progetto è stato possibile grazie ad un’azienda giovane, capitanata da Antonello Iuorio, che ha preso a cuore l’iniziativa con la sua tipografia all’avanguardia. Il libro passa in rassegna una mole di reperti eccezionali. Da oggi iniziamo a camminare con un tassello in più”.

Il culto di Iside arrivò a Benevento grazie all’imperatore Domiziano, della dinastia Flavia, figlio di Vespasiano, che fece costruire il Colosseo. Nel suo itinerario, Collarile si sofferma, tra l’altro, sul Bue Apis, la scultura che apre Viale San Lorenzo e che fu ritrovata nelle campagne di Casale Maccabei nel 1629. Ma i suoi riflettori sono puntati in particolare sull’obelisco egizio di Piazza Papiniano, che si trova lungo Corso Garibaldi. “Per me -dice l’autore- è il primo raggio di luce caduto sulla terra, che poi si è pietrificato”.

Questo monumento fu regalato a Domiziano dal costruttore beneventano Rutilio Lupo tra l’88 e l’89 dopo Cristo. Il suo gemello si trova nel Museo del Sannio, dove sono esposte molte sculture egizie di notevole valore, che, insieme a quelle che stanno presso “Arcos”, possono dare vita ad un vero e proprio “Museo Egizio” a Benevento, che sarebbe secondo solo a quello di Torino. Per far “scoprire” il mondo isiaco, l’imprenditore Vincenzo Mucci ha realizzato in legno un obelisco simile, donato alla Confindustria.

Il libro offre spunti ed indicazioni per ritrovare il Tempio di Iside, che ha impegnato molti studiosi. “La chiave per immaginare dove è sorto -spiega Collarile- è il granito rosso di Assuan, col quale sono state costruite tante colonne e statue sparse in città. Dalla Chiesa di Santa Sofia al Chiostro di San Francesco. Per Rosanna Pirelli il luogo del tempio sarebbe presso il Teatro Romano, per Luigina Tomay a Cellarulo, per Elio Galasso in piazza Piano di Corte. La dea Iside è per me l’ultima maga e la prima strega di Benevento”.

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