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Direttore Antonio Esposito

Il grido dei vescovi contro l'isolamento e la rassegnazione - Accrocca: "Possiamo cambiare il destino delle nostre terre"
 

lun 22-04-2024 20:51 n.448, a.e.

Il grido dei vescovi contro l'isolamento e la rassegnazione

Accrocca: "Possiamo cambiare il destino delle nostre terre"


C’è una sfida che la politica non può non raccogliere. La lanciano i vescovi del Sannio e dell’Irpinia. Tornano a rialzare la voce, come fecero cinque anni fa con la lettera “Mezzanotte del Mezzogiorno”, perché da allora non è stato fatto alcun passo avanti, i riflettori accesi sull’isolamento e l’abbandono delle zone interne sembrano essersi spenti. Per questo hanno organizzato un focus  su “Alta Velocità -Partire Tornare…forse Restare”, che si terrà al Centro Oasi “La Pace” nei giorni 6 e 7 maggio prossimi.

La riflessione punta sulla velocità, ferroviaria e digitale,  sulla linea Napoli Bari e la fibra ottica, coinvolgendo addetti ai lavori e soprattutto i giovani. Per renderli protagonisti. Combattendo sfiducia e rassegnazione. “Le politiche dei governi -sottolinea l’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca- le avverse contingenze economiche, la scarsa capacità di autodeterminazione, hanno ridotto i nostri territori a veri e propri “scarti”. L'attualità ci consegna vicende ancora troppo diseguali e distanti dalla narrazione corrente".

La recente frana d Ariano Irpino che ha bloccato per circa un mese il traffico ferroviario è “un plastico esempio di come il dramma dello spopolamento di certe aree incida sul dissesto idrogeologico, segnando ancor di più la spaccatura tra Nord e Sud”. Per questo occorre una programmazione strategica, che porti il Sannio e l’Irpinia  fuori dall’isolamento. I possibili benefici auspicati col PNRR sembrano essere stati già vanificati. “Su ogni possibile azione di riscatto -continuano i vescovi- incombono sinistramente la diversa erogazione dei fondi e la prospettiva dell’autonomia differenziata”.

“Non c’è un destino irreversibile  -rileva Giuseppe Mazzafaro, vescovo di Cerreto Sannita- dobbiamo unire le forze, nessuno si salva da solo. Pensiamo al dramma degli anziani , ai disabili, ai migranti. E' tempo di visioni nuove. Incontro tanti che hanno scelto di investire su questo territorio, con aziende di alto livello professionale. Sono già un argine allo spopolamento. C’è un movimento di resistenza. Bisogna sostenerlo. Tutti possono fare qualcosa. Vogliamo che la gente sia libera di scegliere di andare o di restare”.

Il documento dei vescovi si chiama “La Sfida Possibile”. Porta le firme di Felice Accrocca, Arturo Aiello, Pasquale Cascio, Giuseppe Mazzafaro, Sergio Melillo e Riccardo Guariglia. L’incontro al Centro “La Pace” si svilupperà sulla base di questo appello. Si confronteranno Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato Rfi, i dirigenti di Open Fiber, Fabio Melia e Giulia Ritondale. Per le eccellenze del Sannio, interverranno l’imprenditore culturale, Jean Pierre El Kozeh, e il digital innovation manager, Alessio Zollo.

“Non sono ammesse fughe in avanti  -afferma Accrocca- facciamo rete. I sindaci non vengano a fare passerella. Per valorizzare le nostre risorse occorrono progetti concreti. Pur sapendo che quello delle zone interne è un tema nazionale”. “La questione vera è quella giovanile -osserva Nico De Vincentiis, coordinatore dell’iniziativa- viviamo in una società senza comunità. Si va nei borghi per farsi un selfie davanti a una specie in estinzione. Facciamo scattare il protagonismo e la creatività dei giovani”.

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