“La velocità ferroviaria e digitale è essenziale per lo sviluppo del nostro territorio, che soffre per scelta o incapacità politica. Ogni tentativo fatto per valorizzare il patrimonio storico-artistico, quello ambientale ed enogastronomico, risulterà sempre fallimentare, finché non saremo capaci di raggiungere quelli che abitano a Napoli, a Roma, e i tanti che saranno incuriositi dalle nostre bellezze e ricchezze. Partecipiamo al cambiamento. Facciamo rete. Se ognuno andrà per proprio conto, sarà un suicidio collettivo”.
Con queste parole accorate, l’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, ha rimarcato l’isolamento del Sannio, aprendo il “Forum Aree Interne”, svoltosi al Centro “La Pace” per iniziativa della diocesi. Lo scopo era quello di riflettere e dialogare. Per disegnare scenari praticabili e vivibili per i giovani dei piccoli comuni, “fragili, spopolati, emarginati e rassegnati”, delle zone interne, che in Italia sono abitate dal 20 per cento della popolazione. Due giorni dedicati al tema “Alta Velocità- Partire, tornare…forse restare”.
“La scelta di puntare sui giovani -sottolinea Accrocca- è stata già ampiamente ripagata. I semi gettati produrranno frutti copiosi. Sono tornati un pochino anche i sindaci, che hanno presentato il documento “La Via della Pace”. Il sentiero, comunque, è tracciato. Ma la politica non può lavarsi le mani. Si tratta di continuare insieme. Partendo dai progetti e dalle testimonianze, venuti a galla nel convegno, che è servito anche a fare il punto sullo stato dell’arte della linea ferroviaria Alta Velocità-Alta Capacità “Napoli- Bari”.
“I cantieri sono attivi dappertutto -ha detto Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato Rfi- stiamo realizzando le opere. Stanno lavorando 7 mila persone, senza fermare la circolazione dei treni. I primi lotti saranno completati nel giugno 2026. Si tratta di un’infrastruttura moderna e sostenibile, tra le più importanti d’Italia, finanziata anche con fondi del Pnrr. Quando sarà completata, si potrà andare da Benevento a Roma in un’ora e 40, da Napoli a Bari in due ore. Sarà un anello della Metropolitana d’Italia”.
Il potenziamento digitale può contribuire a contrastare lo spopolamento. C’è, però, ancora molto da fare per la diffusione della fibra ottica e della banda larga. Ne hanno parlato i dirigenti di Open Fiber, Fabio Melia e Giulia Ritondale. Tra i comuni più connessi c’è San Bartolomeo in Galdo. Un ventaglio di nuove opportunità è stato presentato da quattro Istituti Superiori del Sannio, che hanno coinvolto quasi duecento studenti. Un progetto, coordinato da Maria Manzo, per incentivare la creatività dei giovani.
Si va dall’idea del “Fermi” di Montesarchio, per valorizzare i beni culturali, chiamata “Fermiamoci”, alla proposta di un locale, dedicato alle Streghe, dell’Istituto Alberghiero di Benevento. Fantasiosi e suggestivi anche i ragazzi dell’Alberti e del “De La Salle”. La spinta a darsi da fare è venuta da due testimonial di eccezione: Alesso Zollo, digital innovation manager, Presidente dei Giovani Industriali, e Jean Pier El Kozeh, imprenditore culturale, che vive a Roma e di recente ha pubblicato il libro sulle opere di Del Donno.
Un innovativo esempio di turismo è nato a Reino. Qui c’è il Mulino ad Acqua Liverino, con annesso apiario. “I giovani -osserva il titolare Armando- hanno bisogno di una mappa per orientarsi nel bosco della vita”. Per essere “attrattivi”, una ventina di sindaci hanno ideato “La Via della Pace”. I loro comuni realizzeranno iniziative artistiche e culturali, sociali e solidali. “Mentre "il mondo cade a pezzi" -commenta Nico De Vincentiis, coordinatore del Forum- riscopriamo la bellezza delle piccole cose. Servono soluzioni originali e coraggiose, per sconfiggere chi pensa: “Siete piccoli, non potete pensare in grande”.
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