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L'analisi del Pd del Sannio che smonta il "miracolo" Mastella - Giovanni Cacciano: "Ha perso. Il suo progetto con Renzi è fallito"
 

mer 12-06-2024 15:01 n.471, a.e.

L'analisi del Pd del Sannio che smonta il "miracolo" Mastella

Giovanni Cacciano: "Ha perso. Il suo progetto con Renzi è fallito"


“Siamo il primo partito al Sud. Rispetto alle scorse politiche guadagniamo 2500 voti nel Sannio e 1600 a Benevento. Mentre la candidata di “Stati Uniti d’Europa”, Sandra Mastella, perde 6500 voti sul piano provinciale e 1600 nel capoluogo. Di quale miracolo parlano i mastelliani? Le opinioni sono infinite, ma contano i numeri. Molte preferenze sono arrivate grazie al ticket con Renzi. Per Clemente Mastella e il suo partito, che guidano comune e provincia, partecipate ed enti strumentali, è una dura sconfitta”.

Parte da questo quadro, Giovanni Cacciano, segretario del Pd sannita, per analizzare i risultati delle Europee. Il confronto a distanza con il sindaco di Benevento è inevitabile. Anche perché poche ore prima dal leader ceppalonese erano arrivati strali velenosi verso i vertici democratici. “Hanno ottenuto il peggior risultato tra i capoluoghi della Campania -aveva detto in conferenza stampa- con cinque punti sotto la media nazionale. Quando i dirigenti sbagliano, vanno mandati a casa”.

“Se fosse così -risponde Cacciano- lui avrebbe già dovuto dimettersi, dal momento che ha collezionato la seconda debacle, dopo quella alle politiche, con la stessa candidata, che finì al quarto posto, conquistando la medaglia di cartone. Il voto europeo a Benevento dimostra che l’ottanta per cento della città è alternativo alla proposta politica di Mastella. Il centro architettato con Renzi è fallito. Il suo consenso a livello regionale si aggira intorno all’uno per cento. Dovrebbe trarne le conseguenze”.

Il Pd sannita, che non aveva candidati locali, ha puntato su Antonio Decaro, eletto con quasi mezzo milione di preferenze. Ha avuto 17.968 voti in provincia (16,08) e 3820 in città (19,24). Ha raggiunto le più alte percentuali a Reino (43,00), Foiano (37,00), Montefalcone Valfortore (34,70), Molinara (32,22), Castelpoto (32,08). “Siamo primi -dice il segretario- anche ad Arpaia, Arpaise, Buonalbergo, Castelvenere, Guardia Sanframondi, San Nazzaro e Sassinoro, secondi a Benevento, Sant’Agata dei Goti e San Giorgio del Sannio”.

Il ragionamento sulle Europee s’intreccia con quello sulle amministrative. “Conquistiamo Forchia -fa sapere Cacciano- dove scalziamo la famiglia Giordano, che comandava da 39 anni, Paupisi, Baselice, riconfermiamo Apice, Pannarano, Montefalcone, Paolisi. Perdiamo a San Giorgio del Sannio, dove il partito è commissariato e si è presentato frantumato in diverse liste. Il lavoro organizzativo sta producendo frutti. Continueremo a contrastare il progetto governativo per l’Autonomia Differenziata”.

Il voto europeo, però, non è stato esaltante in alcuni comuni, guidati da sindaci del Pd, come San Marco dei Cavoti, Apice, Pannarano, dove ha vinto Antonio Iavarone contro Enzo Pacca, entrambi di sinistra, ma il partito di Elly Schlein è finito terzo con poco più del 14 cento. “Il sindaco Mastella -afferma Stefano Orlacchio dei giovani democratici- porta a casa un’altra figuraccia. Noi siamo cresciuti per le nostre proposte alternative. Serve una visione di città, che punti su lavoro e transizione ecologica".

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