Attualità     Politica     Cultura    Reportage     Opinioni    Chi siamo    Contatti    Credits     

Direttore Antonio Esposito

La paura di un'altra opera incompiuta per la "Federico Torre" - Muro di gomma del sindaco Mastella per proteste e proposte
 

lun 30-09-2024 22:31 n.509, a.e.

La paura di un'altra opera incompiuta per la "Federico Torre"

Muro di gomma del sindaco Mastella per proteste e proposte


Riflettori e dubbi ancora accesi sul progetto di abbattimento e ricostruzione delle Scuole Torre e Sala. Dal comune rassicurano che gli ispettori del ministero, venuti a Benevento il 26 settembre scorso, non hanno sollevato problemi insormontabili. La grande preoccupazione si sposta ora sui disagi derivanti dai lavori, già in ritardo, e sul rischio di abbattere e di non ricostruire per il 31 marzo 2026, come prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. C’è, insomma, la paura di ritrovarsi un’altra opera incompiuta.

Il Comitato “Salviamo le Scuole”, Altra Benevento e Civico 22 hanno già avanzato una proposta per correggere gli errori del progetto. Ma il sindaco Mastella non ha voluto mai incontrare i contestatori. La questione, intanto, è finita sul tavolo del ministro Valditara,  grazie all’interpellanza del deputato pentastellato Agostino Santillo. La vicenda suscita tante domande. Quel finanziamento di circa 17 milioni di euro, assegnato alle due scuole, può essere utilizzato per altri scopi?

“I fondi dati -risponde Santillo- ricadono nella linea di sostituzione di edifici. Ma non ci interessa il canale di finanziamento. Vogliamo sapere se le scuole hanno bisogno di essere abbattute e ricostruite, oppure può bastare una loro ristrutturazione. Questo dovranno dirlo gli ispettori del Ministero. Poi andremo da Valditara. Non so se i soldi possono essere dirottati su altri interventi. Vogliamo capire cosa è più utile per le scuole e i ragazzi. I lavori stanno a zero e intanto manca un piano per la fase di transizione”.

I promotori della protesta, dopo l’assemblea, hanno tenuto una conferenza stampa, proprio davanti alla “Federico Torre”. “Per questo tipo di progetti -osserva Paola Caruso, animatrice del Comitato- è previsto l’ascolto dei cittadini, ma il sindaco si è chiuso a riccio. Le due scuole si possono salvare, hanno una buona qualità architettonica. Nel quartiere c’è una piccola economia. I lavori creeranno un caos. Senza pensare alle peregrinazioni di studenti e docenti. Il preside non sa se potrà far partire l’anno scolastico”.

Il sindaco non vuole sentire ragioni. Si meraviglia delle contestazioni. “E’ la prima volta in Italia -dichiara a “Il Mattino”- che un gruppo di cittadini si oppone alla realizzazione di edifici scolastici nuovi, fa di tutto per far revocare un finanziamento enorme. Noi abbiamo presentato solo il progetto. Il resto lo hanno fatto Invitalia e il Ministero. Se ci sono questioni sanabili, si provvederà. Ma ci vuole collaborazione, non ostruzionismo. I sacrifici e i disagi ci saranno, ma faremo in modo di ridurli”.

Dalla maggioranza non è arrivata ancora una risposta alle interrogazioni dei gruppi di opposizione, che chiedevano una verifica sulla conformità urbanistica e sullo spazio delle aule di Via Camerario. “Non si vogliono rendere conto -conclude Gabriele Corona di Altra Benevento- che il progetto è sbagliato, ci sono 4 mila metri cubi in più di volumetria. Gli ispettori, venuti per i nostri esposti, hanno confermato che ci vuole una variante. Lo stesso comune invitava i progettisti a salvare almeno le facciate”.

Categ politica, letto 350 volte
 

 
  Apri WhatsApp   Apri Tweeter