Le parole raccontano di una bambina, che cammina agile e serena, come un “cigno bianco”. Si chiama Lara e nella danza trova la via per lasciar fuori il buio che la circonda. Le voci narranti provengono dai lati del palcoscenico. Lasciano presto il passo ai ballerini, che cominciano a danzare sulle note di “Oblivion”, musiche di Phil Woods e coreografia di Irma Cardano. Sono Odette Marucci e Hassan Eltabie, stelle del Teatro dell’Opera del Cairo. Si muovono con eleganza e scioltezza.
Con questa coppia armoniosa scioglie le vele il “Grand Soirée di Balletto” nel Teatro Comunale di Benevento, organizzato dalla Compagnia di Carmen Castiello, per dare una mano alla campagna di prevenzione, portata avanti dal gruppo di Carlo Iannace, sul cancro al seno. L’evento, “Danzare per la vita”, è promosso da diverse associazioni, tra cui il Rotary, il Lions, la Fidapa. Il ritmo diventa quasi rap, con Antonella Albano e Gioacchino Starace in Black, su musiche di Aubry.
I due ballerini provengono dal Teatro alla Scala di Milano, lei è originaria di Bari ed ha vinto, tra l’altro, la Scarpetta d’Oro a Verona, mentre lui è napoletano, cresciuto al San Carlo, ed è stato partner di Roberto Bolle. L’atmosfera si fa ancora più incantata con Anbeta Toromani e Alessandro Macario, che volteggiano sulla melodia “Volare”, musicata da Luca Longobardi, con coreografia di Alessandra Celentano. La coppia sfoggerà la bella intesa anche nel brano “Invisible Grace”, coreografo Yaroslav Ivanenko.
L’inno alla bellezza è scandito con delicatezza dagli attori Peppe Barile e Maurizio Tomaciello. “Tutto parte da un sogno -declamano- la danza è la forma d’arte che più si avvicina all’amore”. Tornano le tre coppie di ballerini e con grazia intrecciano corpi e respiri con le sinfonie di Tchaikovsky e Bizet. I brani letti fanno parte del libro “L’istinto di Lara” di Emilia Tartaglia Polcini e sono stati scelti da Linda Ocone. Presenta con gioia Lella Preziosi, mentre la direzione artistica porta la firma di Carmen Castiello.
“Danzare è lottare contro tutto ciò che ci trattiene -sottolinea Sara Scuderi- tutto ciò che ci affonda, tutto ciò che pesa e appesantisce, e scoprire col proprio corpo l’essenza e l’anima della vita, entrare in contatto fisico con la libertà”. Il senologo Carlo Iannace sale sul palco, ringrazia per l’importante iniziativa. “Abbiamo voluto dedicare questo momento artistico e sociale -conclude Castiello- a chi s’impegna da tanti anni per la salute delle donne. Sono profondamente emozionata per questa serata”.
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