“Quando sono arrivato a Benevento, mi sono chiesto cosa potevo dare io al territorio. Qui ho trovato umanità e gentilezza. Mi sono arricchito parlando coi vostri giovani. Nelle tante scuole che ho girato, ho incrociato un’intelligenza ed una sensibilità incredibili. A volte sono i ragazzi che insegnano ai docenti, per la capacità di approfondire e di elaborare. Sono vivaci e stimolanti, rappresentano un giacimento da valorizzare al massimo, perché guardano più lontano di noi. Qui lascio un pezzo di cuore”.
Con queste parole, il procuratore Aldo Policastro saluta le Associazioni di Benevento. L’incontro, che si svolge nel Palazzo del Volontariato a Viale Mellusi, è anche l’occasione per un bilancio dei sette anni trascorsi nel Sannio, per una riflessione sui problemi del territorio. Si parla di “Legalità e Associazionismo”. Il presidente del Cesvo, Raffaele Amore, mette subito il dito nella piaga. “Le Fondazioni bancarie -dice- danno al volontariato 820 milioni di euro. Di questi solo 20 vanno al Sud”.
Il magistrato, nominato Procuratore Generale di Napoli, coglie lo spunto per allargare lo sguardo. “La situazione denunciata da Amore -sottolinea- conferma che siamo un paese tagliato in due. C’è una disparità enorme tra Nord e Sud. Abbiamo un governo con pochi ministri meridionali, ed uno si è dovuto dimettere. Quello degli Interni non ha un potere economico. Gli investimenti per il sud sono calati. La politica di un governo si vede dalle leggi che si approvano e dai soldi a chi si danno”.
Tra le iniziative che ricorda con orgoglio c’è l’affollato incontro coi giovani sulla violenza di genere al Teatro Romano. Per affrontare quella tematica ritenne opportuno aprire uno Spazio d’Ascolto presso la Procura. “Ho compreso che c’era quella esigenza- spiega Policastro- quando ho saputo che un camper girava per i paesi della Diocesi di Cerreto Sannita per sensibilizzare su quel problema. Con le associazioni ho sottoscritto un protocollo per il Sevizio Civile. Ho lavorato bene con la Caritas e Libera”.
Il Sannio ha buone carte da giocare per il suo futuro. “Qui il tasso criminale è inferiore alla zona costiera -fa notare- si può fare tanto per lo sviluppo economico. Qui è più facile incontrarsi e mettersi insieme. Viviamo in un mondo dove la guerra non è più un tabù. Fino a un mese fa le immagini di Gaza non le vedevamo. Da soli non si va da nessuna parte. Le istituzioni locali non sempre sono all’altezza dei problemi. Da Napoli continuerò ad avere attenzione per Benevento, che è di mia competenza con Napoli, Avellino e Caserta”.
Il nuovo incarico partirà dal 21 ottobre. Al suo posto arriverà Gianfranco Scarfò. Il procuratore conclude la sua analisi con la denuncia di due problemi sociali: “Penso che sia assolutamente carente l’assistenza psichiatrica. L’ho detto più volte al direttore dell’Asl di Benevento. Se le persone col disagio psichico non vengono adeguatamente seguite, finiscono in ambito penale. C’è, inoltre, una situazione veramente tragica nei penitenziari di Airola, Benevento e Ariano Irpino, per il numero molto alto di suicidi. Quello che avviene dietro le mura fa parte della nostra società, non lo possiamo dimenticare”.
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