Sullo schermo scorrono immagini di una natura lussureggiante, mentre nell’aria si diffondono le note di Bach. Sui gradini e sul palcoscenico duemila candele accese indicano il cammino. In questa cornice da favola prende le mosse lo spettacolo “Magia in Musica-Tango e Dintorni”, che inonda subito di emozioni il Teatro Comunale di Benevento. Va in scena il “Candle Light”, prodotto dall’Accademia delle Opere di Francesco Tuzio. Una “mescolanza magica” tra musica, poesia, danza e cinema.
Il quintetto d’archi dell’Orchestra Internazionale della Campania, diretto dal maestro Veaceslav Quadrini Ceaicovschi, esegue indimenticabili colonne sonore. Le voci narranti di Maresa Calzone e Gianni Di Chiaro raccontano storie e sentimenti. C’è il bambino de “La vita è bella”, con Roberto Benigni che trasforma in gioco la durezza di una prigione, c’è la nostalgia di “Nuovo Cinema Paradiso”, c’è il volto trasognato di Massimo Troisi de “Il Postino”. Ci sono le musiche di Piovani, Morricone e Bacalov.
Lo spettacolo prende il volo col tango e coi ballerini Odette Marucci, Hassan Eltabie e Angelo Egarese. Siamo nella Buenos Aires di Astor Piazzolla, degli amori travolgenti, perché “il tango è un’intesa, un accordo struggente, un’attrazione fatale, un amante perfetto”. I tre danzatori si prendono e si lasciano con sensuale armonia. Siamo in una città mondo, dove è più frequente “incontrare un coltello che una stretta di mano”, ma anche dove le differenze scompaiono negli incontri del ballo.
“Il tango -declamano- trasforma ciò che era diverso in qualcosa di unico, in un popolo, quello argentino. Il tango è lo strumento d’integrazione tra gli immigrati europei e i migranti delle zone interne del paese. Se una volta ci siamo riusciti, perché non ora? Per i popoli in fuga dal sud del mondo verso l’Europa, ci sarà mai un fenomeno tango?”. I musicisti Nadezda Khomutova al violino, Valentino Milo al violoncello, Vanni Miele al contrabbasso e Marco Musco alla viola, accompagnano con scioltezza abbracci e desideri.
Il quintetto è impreziosito dalla fisarmonica solista di Flavio Feleppa. L’allestimento di “Magia in Musica” è frutto di un lavoro di squadra. Con Tuzio si sono rimboccati le maniche il giovane maestro Quadrini, la Compagnia di Balletto di Carmen Castiello, la regista Linda Ocone, la scenografa Anna Fabbricatore. Ha presentato con garbo e sobrietà Lella Preziosi, che ha sottolineato l’importanza della musica e dei sogni., “La vita -ha detto- senza musica sarebbe un viaggio nel deserto e chi sogna vive più a lungo”.
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